llimity ha finalizzato, attraverso due nuove operazioni, l’acquisto di crediti distressed nei settori Special Situations Energy e Special Situations Real Estate, per un valore nominale lordo complessivo di circa 120 milioni .
La prima operazione ha ad oggetto l’acquisto di un portafoglio distressed di asset fotovoltaici in leasing, perfezionato tramite il veicolo di cartolarizzazione dedicato al settore energy detenuto da illimity e VEI Green.
L’operazione è relativa a sette posizioni per un valore lordo complessivo di 20,5 milioni, in parte classificate a Utp e in parte a sofferenza. Attraverso questa operazione, la joint venture con VEI Green, che punta ad investire fino a 100 milioni in questo settore, si è assicurata un’operatività a 360° rispetto alle opportunità del mercato.
Gli impianti, situati su tetto, terreni e serre, hanno una potenza complessiva di oltre 8MW e beneficiano, ad oggi, della tariffa incentivante riconosciuta dal Gestore dei Servizi Elettrici.
La seconda operazione, portata a termine dal team di Special Situations Real Estate, ha ad oggetto l’acquisto di crediti single name classificati come Utp vantati da Banco Bpm nei confronti di FinGruppo Holding in liquidazione per un valore nominale lordo complessivo di circa 98 milioni.
Con questa operazione, illimity consolida a sé la quasi totalità dei crediti finanziari verso la aocietà, avendo già in precedenza acquistato ulteriori 61 milioni da un altro istituto bancario.
Andrea Clamer, responsabile Divisione Distressed Credit Investment & Servicing di illimity, ha dichiarato: “Con queste due nuove operazioni, illimity conferma la propria capacità di crescita in segmenti del mercato distressed ad alto livello di specializzazione e rendimento atteso.
Nonostante le difficoltà rappresentate dal contesto economico e finanziario attuale, la Divisione Distressed Credit Investment & Servicing prosegue la propria attività, grazie alla robusta pipeline di opportunità e alla natura prettamente digitale di illimity, che consente di operare in un contesto di smart working diffuso”.