Italgas – Piano strategico 2020-26: investimenti per 7,5 miliardi (+17%) e payout ratio al 65% nei prossimi 4 anni

Il Cda di Italgas ha approvato il Piano Strategico 2020-2026 che si articola su quattro direttrici:

  • sviluppo del core business attraverso la crescita organica, M&A, gare ATEM e opportunità all’estero;
  • trasformazione digitale e innovazione tecnologica aspetti chiave nella transizione energetica;
  • nuove opportunità di sviluppo nei settori idrico e dell’efficienza energetica;
  • struttura finanziaria solida ed efficiente per sostenere le opportunità di crescita e continuare a garantire un adeguato ritorno per gli azionisti.

La società ha stabilito un piano di investimenti complessivo per 7,5 miliardi (+17% rispetto al piano precedente) così articolato:

  • 3,1 miliardi per le attività di sviluppo, miglioramento e ammodernamento delle infrastrutture esistenti;
  • Circa 1,1 miliardi per innovazione tecnologica e digitalizzazione, compreso il piano di installazione dei contatori intelligenti di ultima generazione (smart meter) quasi
    completato. La trasformazione digitale della rete è la precondizione tecnica per l’immissione di gas rinnovabili (biometano e idrogeno);
  • Circa 400 milioni, in continuità con il precedente piano e con gli investimenti già
    sostenuti, per il completamento dei 1.100 chilometri di reti “native digitali” per la
    distribuzione del gas naturale in Sardegna;
  • 370 milioni, in linea con il precedente piano, per operazioni di M&A con l’obiettivo di acquisire ulteriori 150 mila punti di riconsegna e il controllo delle infrastrutture oggi gestite da società partecipate non consolidate;
  • 240 milioni per cogliere nuove opportunità in settori in cui l’azienda è già attiva (acqua, efficienza energetica e servizi);
  • 2 miliardi per cogliere le opportunità offerte dalle gare d’ambito. Attraverso il processo delle gare, la cui conclusione è prevista per il 2025, Italgas stima di potere aumentare la propria quota di mercato dall’attuale 35% al 45% circa in termini di punti di riconsegna attivi.

Grazie al piano di crescita la società stima che la RAB consolidata possa aumentare a 9,8 miliardi al 2026 (Cagr del 4,0%) senza considerare l’effetto delle gare d’ambito. Con il contributo delle gare Atem la RAB consolidata è stimata superare gli 11 miliardi al 2026 (Cagr del 6,2%).

La società ha stabilito una nuova politica dei dividendi quadriennale (2020-23) in aumento basata su un pay out del 65% e con DPS minimo pari a quello distribuito nel 2020 (0,256 euro) incrementato del 4% all’anno.

In merito alla guidance ed evoluzione prevedibile della gestione, le indicazioni per il 2020 annunciate lo giugno scorso sono confermate a livello operativo.

Si prevede un fatturato superiore a 1,3 miliardi, con un EBITDA tra 960 e 980 milioni e un EBIT tra 530 e 550 milioni. Gli investimenti sono previsti superare i 750 milioni, al di sopra di quanto precedentemente indicato, portando l’indebitamento netto a circa 4,6 miliardi.

Con il completamento delle gare, al 2026 si stima un fatturato di circa 2,0 miliardi con un margine EBITDA stimato di circa il 73%, e un ritorno degli investimenti (Ebit su Rab) tra l’8% e l’8,5%.