Mercati asiatici – Listini in rosso con Shanghai che cede l’1,5%

Piazze finanziarie asiatiche in rosso con gli investitori che restano in attesa di nuovi stimoli economici e delle elezioni presidenziali americane della prossima settimana.

I mercati sono rimasti intanto delusi dalla mancanza di progressi nelle trattative su un nuovo pacchetto di aiuti all’economia Usa con il Congresso che ha fallito il tentativo di siglare un’intesa prima del voto.

In Europa, intanto, il presidente della Bce, Christine Lagarde, nel sottolineare che la ripresa sta perdendo velocità più rapidamente del previsto, ha affermato ieri che è importante che il Recovery Fund diventi operativo senza ritardi.

Per quanto riguarda invece la Cina, il Partito Comunista al governo ha dichiarato che tenterà di accelerare lo sviluppo del Paese asiatico come “potenza tecnologica” autosufficiente in quanto le tensioni con Washington ne ostacolano l’accesso alle componenti high-tech.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,167 mentre il dollaro/yen si muove in area 104,4. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent a 37,88 dollari al barile (-1%) e il Wti a 35,84 dollari al barile (-0,9%). Oro poco mosso a 1.871 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, giù Shanghai (-1,5%) e Shenzhen (-2,3%) mentre Hong Kong cede l’1,8%.

In Giappone, il Nikkei e il Topix scendono rispettivamente dell’1,5% e del 2%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1,6%, lo S&P500 l’1,2% e il Dow Jones lo 0,5 per cento.