Mercati Usa – Salgono, spinti dai titoli tecnologici

Nell’attesa delle trimestrali serali delle principali società tecnologiche americane, il Nasdaq (+1,6%) tira la voltata a Wall Street.

Ieri è stata comunque una seduta molto volatile con gli indici che sono partiti in lieve rialzo, sono successivamente passati negativi ed hanno poi sprintato con decisione perdendo tuttavia un po’ di smalto proprio nei minuti finali.

Il bilancio degli altri listini vede il Russell 2000 in rialzo dell’1,4%, unico indice che riesce invece a chiudere sui massimi intraday, lo S&P500 del 1,2% ed il Dow Jones solo di un modesto mezzo punto percentuale.

VIX in calo del sette per cento a 37,6 punti.

Dieci degli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in verde con il solo settore farmaceutico-sanitario in rosso.

In serata le trimestrali dei big tecnologici gettano alcune ombre sulle prospettive di crescita del settore ed i futures americani scambiano in ribasso dell’uno per cento nella mattinata asiatica.

Il vero perdente è Twitter con il titolo che crolla del -17%, in scia a minori utilizzi del social network da parte degli utenti. Male anche Apple (-5%) che registra un marcato calo delle vendite di Iphone (-29%) sul mercato cinese ed evita di fornire una guidance per il prossimo quarter.

In discesa anche Amazon e Facebook, entrambe di oltre due punti percentuali, malgrado entrambe pubblichino risultati stellari. La prima annuncia inoltre previsioni di vendite in ulteriore crescita per la prossima stagione natalizia.

Unica stella in un cielo nuvoloso, Google (+6%) la quale riprende a crescere dopo trimestri di ricavi in calo.

Sul mercato obbligazionario rendimenti in salita con il Tbond che guadagna sei punti base allo 0,83%.

Giornata molto volatile per materie prime e metalli preziosi, con questi ultimi che cedono pesantemente nella mattinata e poi recuperano tutte le perdite dopo la riunione della Bce che lascia trapelare nuovi aiuti monetari, in caso di ulteriore peggioramento del quadro macro economico nel Vecchio Continente.

Seduta in forte calo per il petrolio (-3%) a 36,5 dollari al barile dopo un calo intraday fin sotto i $35 (-6%).

Sul mercato valutario continua il rally del dollaro che si spinge fino a 1,166 nei confronti della moneta unica.