Il cda di Mps, con il supporto dei propri consulenti, ha attentamente esaminato il dispositivo della sentenza del procedimento penale che ha visto la condanna dell’ex presidente Alessandro Profumo e dell’ex amministratore delegato Fabrizio Viola, dell’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori e della banca in qualità di responsabile amministrativo.
A fronte degli approfondimenti condotti, in attesa di poter disporre delle motivazioni della sentenza stessa e, sulla base del solo contenuto del dispositivo, la banca ha comunque ritenuto opportuno cambiare la classificazione da “possibile” a “probabile” in merito ad una serie di controversie legali e richieste stragiudiziali.
Conformemente alle previsioni di cui al principio contabile internazionale IAS 37 la banca, coerentemente con quanto già fatto in passato, non fornisce informazioni circa l’importo degli accantonamenti effettuati.