Tesmec ha archiviato i primi novi mesi del 2020 con ricavi in calo del 19% a 116,8 milioni, di cui 46 milioni realizzati nel terzo trimestre, in leggera diminuzione (-1,5%) rispetto al pari periodo 2019.
Il fatturato proforma, ovvero considerando l’acquisizione del gruppo del Gruppo 4Service dal 1° gennaio 2020 anziché al 23 aprile 2020, evidenzia invece ricavi per 119 milioni (-17,5%).
La contrazione dei volumi sconta principalmente l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdwon con i relativi blocchi alla produzione e ai trasporti, ma segnala che dal mese di giugno è ripreso la piena produttività.
Nel dettaglio, il settore Trencher ha conseguito ricavi per 66,2 milioni in diminuzione del 26%. Il risultato proforma del settore si attesta invece a 68,4 milioni (-23,5%). Si segnala che il portafoglio ordini del comparto registra un incremento del 30% a 92 milioni.
Il reparto Ferroviario ha contribuito con vendite per 21,4 milioni, in calo dell’8,1% rispetto al 30 settembre 2019. Il backlog del comparto ammonta a 119 milioni (+23%).
Il ramo Energy ha registrato ricavi in calo del 7,3% a 29,2 milioni, di cui 20,9 milioni riferiti al segmento Tesatura (-11%) e 8,2 milioni al comparto Energy-Automation (+3,8%). Per questi reparti il portafoglio ordini totale è più che raddoppiato a 77 milioni.
Il backlog al 30 settembre 2020 si attesta a circa 238 milioni, esclusi 50 milioni della gara RFI, indetta per la produzione di veicoli di diagnostica della rete ferroviaria.
L’Ebitda ammonta a 15,7 milioni, in diminuzione dell’11%, con una marginalità del 13,4%. L’Ebitda proforma è invece di 17,6 milioni (+1,1%) pari al 14,8% dei ricavi. Il dato relativo al solo terzo trimestre evidenzia un Ebitda di 7,5 milioni, in aumento del 41% rispetto al terzo trimestre 2019 e con un’incidenza sulle vendite del 16,4%.
L’Ebit risulta pari a 0,2 milioni, registrando un crollo del 95%, mentre l’Ebit proforma si attesta sui 0,4 milioni (-90%). Tale risultato è anche influenzato dagli ammortamenti relativi alla flotta del Gruppo 4Service per 3,8 milioni.
Tesmec sottolinea, tuttavia, che l’Ebit del terzo trimestre è di 1,8 milioni, circa il doppio rispetto al pari dato del 2019, pur considerando gli ammortamenti aggiuntivi.
Gli oneri finanziari netti risultano più che raddoppiati a 6,6 milioni, al cui interno si saldano perdite nette su cambi per 2,8 milioni (1,3 milioni di utili su cambi nel periodo di confronto)
Il risultato netto è negativo è per 4,8 milioni, rispetto all’utile di 0,7 milioni al 30 settembre 2019. Il valore proforma evidenzia invece una perdita di 4,5 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 137,8 milioni, in aumento rispetto ai 130,9 milioni proforma al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il management ha confermato la guidance del 2020, che evidenzia un fatturato complessivo di circa 170 milioni, un Ebitda tra 22-24 milioni e un indebitamento netto in linea con i valori del 2019.
La società sottolinea, infine, che un eventuale inasprimento delle misure di contenimento della pandemia potrebbe impattare suoi risultati di breve termine, ma non sulle scelte di medio e lungo periodo.