Sulla tenuta del fondamentale supporto statico posizionato in area 0,285 euro / 0,286 euro (minimo storico registrato lo scorso 16 marzo), le quotazioni dei titoli del principale gruppo telefonico italiano hanno avviato nella seduta di venerdì una bella reazione che è proseguita con forza nella giornata di oggi, giungendo così a ridosso della soglia, non soltanto psicologica di 0,30 euro.
L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 0,3030 euro potrebbe trasformare l’attuale rimbalzo in una vera e propria inversione rialzista, con i corsi delle azioni Telecom Italia che avrebbero la possibilità di chiudere rapidamente il gap down aperto lo scorso 28 ottobre e di testare la successiva barriera individuabile a 0,3178 euro. Nel caso poi di rottura al rialzo di questa resistenza statica, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Luigi Gubitosi potrebbero accelerare verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 0,3259 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 0,3304 euro.
Lo scenario positivo appena delineato per le quotazioni dei titoli dell’ex-incumbent del settore telefonico in Italia, al contrario, potrebbe essere messo a rischio dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 0,2921 euro in quanto la ripresa della pressione dei venditori potrebbe favorire uno scivolone fino al minimo storico dello scorso 29 ottobre a 0,2852 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello, implicando l’ingresso in territori inesplorati, potrebbe poi favorire il raggiungimento di obiettivi di breve periodo individuabili in corrispondenza di cifre tonde: 0,28 euro, il primo, e a 0,27 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Telecom Italia è pari a -46,2% (+15,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è 0,50 euro, con un potenziale rialzista del 67,1 per cento.
Quotazione di riferimento: 0,2992 euro
+10,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,3304 euro;
+8,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,3259 euro;
+6,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,3178 euro;
+1,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,303 euro;
-2,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,2921 euro;
-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,2852 euro;
-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,28 euro;
-9,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,27 euro.