Mercati Asiatici – Shanghai (+1,4%) ben intonata nel giorno delle elezioni Usa

Seduta tonica per la piazza finanziaria cinese dopo la chiusura positiva di Wall Street, mentre i listini giapponesi sono chiusi per festività.

Le attenzioni degli operatori sono rivolte all’esito delle odierne elezioni presidenziali americane, con gli ultimi sondaggi che davano in vantaggio il candidato democratico Joe Biden ma con il repubblicano Donald Trump, presidente uscente, in recupero.

In settimana è attesa anche la a riunione della Federal Reserve e il successivo discorso del presidente Jerome Powell, oltre che la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americano.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alla crescita dei contagi da Covid-19, in particolare negli stessi Stati Uniti e in Europa, mentre in Asia i timori sembrano essere minori.

Il dato Pmi manifatturiero Caixin di ottobre, salito (a 53,6 punti) per il sesto mese di fila e registrando il dato più alto dal gennaio 2011, testimonia come l’economia cinese si sta riprendendo sempre di più dagli impatti del Covid-19.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1662 a mentre il dollaro/yen si muove in area 104,53. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent a 38,84 dollari al barile (-0,3%) e il Wti a 36,73 dollari al barile (-0,2%). Oro poco mosso a 1.894 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe l’1,4%. Hong Kong in rialzo del 2,1%.

A beneficiare degli acquisti sono soprattutto i titoli finanziari e dei produttori di materiali.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4%, lo S&P500 l’1,2% e il Dow Jones l’1,6 per cento.