Mercati – Piazza Affari accelera (+2,3%) con il Vecchio Continente, riflettori sugli Usa

Mattinata positiva per le borse europee e per i futures di Wall Street, nel giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

A Milano il Ftse Mib avanza del 2,3% in area 18.800 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+2,2%), il Dax di Francoforte (+2%), il Ftse 100 di Londra (+1,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%).

Rialzi tra l’1% e l’1,7% per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, pronti a proseguire il recupero avviato ieri dopo una settimana negativa, appesantita dall’accelerazione della pandemia e dai conseguenti lockdown parziali in diversi Paesi.

I riflettori sono puntati sulle urne americane, dalle quali secondo i sondaggi dovrebbe emergere una vittoria del candidato democratico Joe Biden ai danni dell’attuale presidente Donald Trump. Tuttavia, quest’ultimo sembra aver recuperato terreno in alcuni Stati chiave e non è da escludere un risultato contestato, che alimenterebbe verosimilmente la volatilità sui mercati.

Una volta conosciuto l’esito del voto, l’attenzione si sposterà sulla riunione della Federal Reserve, che giovedì annuncerà la propria decisione di politica monetaria, mentre il giorno seguente verrà pubblicato il Job Report di ottobre.

Sul Forex, in una giornata priva di dati macroeconomici rilevanti, l’euro/dollaro si rafforza a 1,169 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso in area 104,7.

Tra le materie prime prosegue la rimonta del greggio con il Brent (+3,1%) a 40,2 dollari e il Wti (+3,3%) a 38,0 dollari, in scia alle indiscrezioni secondo cui l’Opec+ rinvierà l’allentamento dei tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,73%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Bper (+5%), Atlantia (+4,3%) e Leonardo (+3,9%). Nessun titolo in ribasso sul Ftse Mib, guadagni più modesti per Prysmian (+0,4%), Hera (+0,7%) e Snam (+0,7%).