Dopo una prima fase pilota, la controllata al 100% A2A Ciclo Idrico ha avviato su larga scala a Brescia il progetto “Aquarius”.
Nel distretto idrico del centro storico cittadino, infatti, sono stati di recente installati 170 sensori che hanno il compito di monitorare le reti e di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua. Quando ciò accade, essi trasmettono il dato ad una piattaforma di elaborazione dati che riesce a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata.
Tale attività di monitoraggio continuo è arrivata così a coprire 50 km di rete, portando a 60 i km complessivamente monitorati.
Il tema delle perdite idriche ha visto A2A Ciclo Idrico avviare a Brescia negli ultimi anni un percorso virtuoso di riammodernamento della rete acquedottistica attraverso un programma specifico che prevede due filoni di attività: il primo finalizzato alla riduzione delle perdite reali, il secondo interviene sulle cosiddette perdite apparenti, come ad esempio la sostituzione massiva dei contatori obsoleti.
Nel prossimo quinquennio A2A Ciclo Idrico, tra città e provincia e in relazione ai 3.500 Km di rete gestiti, intende sottoporre a verifica con il sistema Aquarius almeno 1.000 km di rete nei Comuni con maggior necessità, oltre ai 700 della rete cittadina.
Tali sperimentazioni comporteranno investimenti di circa 4 milioni, che si aggiungono a quelli in corso a Brescia di 500 mila euro. Importi cui andranno aggiunti i costi per eliminare le perdite.