Analisi tecnica (Ftse Mib) – Eni: consolidamento del trend rialzista di breve periodo

Dal bottom dello scorso 29 ottobre a 5,726 euro le quotazioni dei titoli del colosso petrolifero hanno avviato un deciso movimento ascendente che ha consentito di rompere al rialzo l’importante trendline ribassista di lungo periodo e di giungere in area 6,60 euro.

Il movimento in esame è inquadrabile, da un punto di vista grafico, all’interno di un solido canale rialzista, con i corsi delle azioni Eni che potrebbero registrare un ulteriore allungo con il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 6,733 euro. L’eventuale breakout di questa barriera potrebbe poi consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Claudio Descalzi di mettere nel mirino la successiva resistenza statica individuabile a 6,986 euro, al di sopra della quale i due obiettivi rialzisti di beve periodo sono posizionabili rispettivamente a 7,193 euro, il primo, e a 7,388 euro, il secondo.

La pressione dei venditori potrebbe tornare ad aumentare sui corsi delle azioni Eni, al contrario, nel caso di discesa sotto un primo supporto statico posizionato a 6,415 euro, con il successivo livello da monitorare individuabile a 6,223 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore Oil&Gas, ritornando al di sotto della sopracitata trendline discendente di lungo periodo, potrebbero scivolare verso un primo obiettivo di breve periodo individuabile a 6,04 euro, al di sotto del quale il successivo target è a 5,81 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Eni è pari a -52,4% (+0,7% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 24 analisti rilevati da Bloomberg è 8,83 euro, con un potenziale rialzista del 33,9 per cento.

Prezzo di chiusura: 6,596 euro

+12,0% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 7,388 euro;

+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,193 euro;

+5,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 6,986 euro;

+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 6,733 euro;

-2,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,415 euro;

-5,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,223 euro;

-8,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,04 euro;

-11,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 5,81 euro.