Il cda di Banco Bpm Spa ha analizzato le offerte relative al progetto denominato “Django” che prevede la vendita di un ammontare complessivo di crediti classificati come Utp, prevalentemente verso clientela corporate, di ammontare nominale complessivo pari ad oltre 1 miliardo.
Ad esito di tale analisi, il board ha approvato i termini economici delle offerte e dato mandato al management ddi proseguire nella negoziazione degli altri termini e condizioni per la finalizzazione del progetto.
L’operazione, che si qualifica tra le più rilevanti su crediti classificati come Utp sul mercato italiano, giunge al termine di un processo competitivo a seguito del quale AMCO e Credito Fondiario hanno presentato offerte vincolanti relativamente a due portafogli rispettivamente pari ad valore lordo di 641 milioni e di 301 milioni, ai quali si aggiungono ulteriori 75 milioni ceduti ad altre controparti.
Il perfezionamento delle cessioni e delle altre operazioni in corso di finalizzazione, per un ammontare complessivo stimato fino a € 1,2 miliardi, che avverrà entro fine anno, comporta una riduzione dell’ammontare dei crediti deteriorati al lordo delle rettifiche di valore da 9,8 miliardi a circa 8,6 miliardi (dato adjusted al 30 settembre 2020) e una diminuzione dell’Npe ratio lordo dall’8,6% al 7,7% circa, che scende al 6,7% se calcolato in coerenza con la definizione EBA.