Bper – Margine di intermediazione a 642,9 mln nel 3Q 2020

Bper ha archiviato il terzo trimestre 2020 con un margine di intermediazione pari a 642,9 milioni (-2,1% a/a), al cui interno i ricavi core hanno mostrato una buona tenuta. L’utile netto è stato pari a 95,9 milioni (422,4 milioni nel periodo di confronto, che però includeva una componente straordinaria di 353,8 milioni riferita al badwill generato dall’acquisizione di Unipol Banca).

“Non posso nascondere la grande soddisfazione per i risultati raggiunti. Buoni i livelli di redditività, anche per effetto della capacità di generare ricavi e contenere i costi della gestione, migliorando ulteriormente, al contempo, la qualità del credito e la già solida posizione patrimoniale”.

È con queste parole che Alessandro Vandelli, Ad di Bper, ha commentato i risultati del terzo trimestre 2020.

Il margine di intermediazione si è fissato a 642,9 milioni (-2,1% a/a), al cui interno il margine di interesse si è attestato a 325,5 milioni (+3%), principalmente grazie ai benefici sul costo del funding dell’adesione alle operazioni di rifinanziamento della BCE denominate “Tltro3”. L’incremento sarebbe stato pari al +5,3% se calcolato al netto degli effetti contabili dell’IFRS9 e dell’IFRS16.

Le commissioni nette sono state pari a 262,1 milioni (-2,3%), al cui interno la componente legata alla bancassurance ha mostrato una buona tenuta, mentre le altre componenti hanno registrato un calo.

I profitti da trading hanno registrato un saldo netto positivo di 43,1 milioni (-13,3%), mentre gli altri ricavi si sono fissati a 12,2 milioni (-46,9%).

I costi operativi sono calati a 379,8 milioni (-2,5%), al cui interno le spese per il personale sono scese a 216,6 milioni (-6,2%), beneficiando degli effetti positivi della manovra sulla forza lavoro e del consueto effetto stagionale del periodo, mentre gli altri costi sono saliti a 163,1 milioni (+3%), prevalentemente per effetto di componenti legate alle operazioni straordinarie.

Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 263,2 milioni (-1,6%) e, dopo rettifiche su crediti scese a 107,7 milioni (-33,1%) il risultato netto di gestione è ammontato a 155,5 milioni (+46%).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 95,9 milioni (422,4 milioni nel terzo trimestre 2019, che però beneficiava della contabilizzazione del badwill da 353,8 milioni generato dall’acquisizione di Unipol Banca), dopo avere spesato oneri di sistema per 30,5 milioni (25,8 milioni nel periodo di confronto).