Partenza positiva a Wall Street in attesa dell’esito definitivo delle elezioni presidenziali americane e della riunione della Federal Reserve. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,8%, lo S&P 500 l’1,6% e il Dow Jones l’1,4%.
Prosegue in particolare il rally del settore tecnologico sulle aspettative che il risultato elettorale renda poco probabile che i Democratici riusciranno a portare avanti una politica regolamentare e antitrust severa contro i big tecnologici, come paventato nelle scorse settimane.
Il voto americano non ha prodotto quell’esito netto previsto dai sondaggi a favore del candidato democratico Joe Biden, che sembra comunque avviarsi verso la vittoria dopo aver trionfato in Michigan e Wisconsin.
Il Congresso Usa sembra però destinato a restare diviso, rendendo più difficile varare riforme come un aumento delle corporate tax e una politica fiscale costosa in termini di debito. Al tempo stesso la vittoria di Biden dovrebbe favorire rapporti internazionali più distesi, in particolare con la Cina.
Il fallimento dei Democratici di ottenere una chiara vittoria al Congresso e alla Casa Bianca, inoltre, sembra ridurre le aspettative degli investitori su un massiccio pacchetto di stimoli fiscali, aggiungendo pressioni su un ulteriore intervento della Fed.
Intanto il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute in attesa della decisione questa sera della banca centrale Usa, anche se è improbabile che vengano annunciate novità già oggi.
Il cambio euro/dollaro sale a 1,183 e il dollaro/yen arretra a 103,8. In rialzo la sterlina a 1,308 sul dollaro, dopo che la Bank of England ha aumentato oltre le attese di 150 miliardi il programma di acquisto asset.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 41,1 dollari e il Wti (-0,7%) a 38,9 dollari, sempre appesantite dalle preoccupazioni legate all’impatto dei nuovi lockdown sulla ripresa della domanda di carburante.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si mantiene allo 0,76% e quello del biennale allo 0,15%.