Il gruppo Sit ha archiviato i primi nove mesi del 2020 con un fatturato pari a 227 milioni, in calo del 13,6% rispetto al pari periodo 2019. I dati relativi al terzo trimestre sono però più incoraggianti ed evidenziando una ripresa nel business (ricavi consolidati pari 93,6 milioni; -2% rispetto al terzo trimestre 2019)
A livello di business unit, le vendite della divisione Heating ammontano a 174,3 milioni, in contrazione dell’8,6% con un’incidenza sul fatturato del 76,8% (+420 punti base).
Il comparto Smart Gas Metering ha invece registrato ricavi in calo del 27,3% a 50,6 milioni, il 22,3% del totale (-420 punti base).
L’Ebitda si è attestato sui 32,4 milioni, in diminuzione del 12,7% e con una marginalità sulle vendite del 14,3%. La contrazione riflette principalmente la generale flessione dei volumi di vendita durante il periodo di lockdown a cui la società ha fatto parzialmente fronte con un incremento delle efficienze produttive e con il contenimento dei costi operativi.
L’Ebit del periodo diminuisce del 25,6% a 15,1 milioni, con il relativo margine al 6,7% (-100 punti base).
L’utile netto segna una contrazione del 29,8% a 11,4 milioni, circa il 5% (-120 punti base) del totale ricavi.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 96,7 milioni rispetto a 78,4 milioni al 31 dicembre 2019, un andamento che sconta soprattutto la contrazione dei flussi di cassa della gestione operativa e l’assorbimento di 9,2 milioni da parte dell’attività di investimento.
Il management ha sottolineato che le previsioni sulla gestione per il quarto trimestre dell’anno dipendano dal possibile ulteriore impatto dell’emergenza sanitaria e, soprattutto, dall’eventualità di un nuovo lockdown.
Secondo le stime attuali della società, che non prendono in considerazione alcun nuovo lockdown, i ricavi consolidati del quarto trimestre sono previsti in linea con i risultati dello stesso periodo 2019. L’Ebitda dovrebbe invece assestarsi su livelli leggermente più contenuti rispetto allo scorso esercizio.