Nei primi nove mesi del 2020 il Gruppo Snam ha registrato ricavi totali in crescita su base annua del 3,9% a 2.032 milioni.
I ricavi regolati aumentano del 1,6% a 1.910 milioni (il 94% del fatturato totale), grazie in particolare al contributo del settore trasporto.
I ricavi dei nuovi business aumentano del 85,5% a 102 milioni, grazie alle maggiori commesse di impianti di biogas e biometano da parte della controllata IES Biogas, alle imprese entrate nel perimetro di consolidamento alla fine del 2019, all’avvio delle attività di efficienza energetica in ambito residenziale e alle vendite di compressori per la mobilità sostenibile.
A livello di risultati operativi, l’EBITDA adjusted – al netto dei costi emergenti sostenuti a seguito dello stato di emergenza connesso alla pandemia da COVID-19 – ammonta a 1.670 milioni, in aumento dello 0,5%, rispetto al corrispondente valore reported del 2019.
L’Ebit adjusted ammonta a 1.105 milioni, in calo del 1,8% rispetto al corrispondente valore reported del 9M 2019, a valle di un incremento degli ammortamenti (+5,4% a 565 milioni), conseguente all’entrata in esercizio di nuovi asset.
L’Utile netto adjusted ammonta a 873 milioni, in miglioramento dello 0,7% rispetto al valore reported del 9M 2019, dopo minori oneri finanziari netti (-20,6% a 100 milioni) legati all’ottimizzazione della struttura finanziaria, minori proventi netti da partecipazioni (-4,1% a 163 milioni) a seguito del minor contributo di Teréga e Interconnector UK – effetto in parte compensato dal contributo di ADNOC Gas Pipelines acquisita a luglio 2020 -, e minori imposte (-2,3% a 295 milioni).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 cifra in 12.805 milioni, in aumento di 882 milioni rispetto a 11.923 milioni di fine 2019, anche a seguito delle acquisizioni del periodo, oltre che del pagamento del dividendo e dello share buyback.
Gli investimenti tecnici sono in progresso del 17,2% a 762 milioni, di cui 185 milioni in innovazione e transizione energetica SnamTec (+112 milioni rispetto ai 9M 2019, nonostante il rallentamento causato dal COVID-19). Essi si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (634 milioni vs 556 milioni nei 9M 2019) e stoccaggio di gas naturale (91 milioni vs 77 milioni nei 9M 2019).
La società segnala che “sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, si prevede un sostanziale recupero, entro la fine dell’anno, dei ritardi rispetto agli investimenti pianificati per il 2020”.
Il Cda ha anche deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2020 di 0,0998 euro per azione, con pagamento a partire dal 20 gennaio 2021, con stacco cedola 18 gennaio e record date 19 gennaio.
Evoluzione prevedibile della gestione
Dopo un rallentamento nei mesi estivi, la curva dei contagi è tornata a salire in diversi paesi, in particolare in Europa. Pertanto, la società “non è in grado, ad oggi, di determinare con attendibilità gli impatti derivanti dal COVID-19 sui target del 2020 e degli anni successivi”.
Tuttavia, “sulla base delle informazioni oggi disponibili, la società prevede un impatto limitato rispetto ai suoi obiettivi nel 2020. Eventuali ulteriori impatti futuri sulla performance economico/finanziaria e sulla situazione patrimoniale del Gruppo, nonché sui piani di sviluppo dei business, saranno valutati alla luce dell’evoluzione e della durata della pandemia”.