Tenaris ha chiuso il terzo trimestre 2020 con ricavi in calo del 42,6% su base annua e del 18% rispetto ai tre mesi precedenti a circa 1 miliardo di dollari, facendo però meglio dei 951 milioni attesi dal consensus.
Il fatturato risente dell’ulteriore declino nel trimestre dell’attività di drilling in Usa e nel resto del mondo, oltre alla riduzione di circa il 9% dei prezzi di vendita dei tubi della società, che non è riuscita a replicare il mix prodotti venduti nel secondo trimestre.
Nonostante l’ulteriore riduzione delle vendite, l’Ebitda è migliorato rispetto ai tre mesi precedenti, riflettendo la buona performance operativa e i progressi nelle azioni di riduzione dei costi.
I margini operativi, infatti, sono risultati sopra le attese, con l’Ebitda diminuito del 66,8% su base annua a 107 milioni (36 milioni il consensus) e una marginalità in discesa al 10,6% (-770 punti base) ma in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2020 (+580 punti base).
L’Ebit è risultato negativo per 70 milioni (-111 milioni il consensus) dai +187 milioni del terzo trimestre 2019, mentre il periodo si è chiuso con una perdita netta dei soci di 33 milioni (-92 milioni il consensus) rispetto alla perdita di 48 milioni al 30 giugno 2020 e all’utile di 107 milioni dello scorso anno.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta riporta liquidità per 1,1 miliardi, in aumento rispetto ai 670 milioni al 30 giugno 2020 dopo un free cash flow di 376 milioni di dollari, inclusa un’ulteriore riduzione di 334 milioni nel capitale circolante.
Nonostante il passivo, il consiglio di amministrazione ha approvato il pagamento di un dividendo intermedio di 0,07 dollari per azione, o 0,14 dollari per ADS, per un ammontare complessivo di circa 83 milioni. La data di pagamento sarà il 25 novembre prossimo, con stacco cedola il 23 novembre e record date il 24 novembre.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Tenaris sottolinea che l’attività di perforazione nel terzo trimestre è scesa a livelli mai visti da molti anni, sia in Nord America che il resto del mondo. Tuttavia, sta iniziando a riprendersi in Nord America e sta tornando lentamente in America Latina, mentre nel resto del mondo la ripresa potrebbe richiedere più tempo.
In tale contesto, la società prevede un recupero graduale delle vendite e dei margini a parte dal quarto trimestre e nel 2021, mantenendo un free cash flow positivo.