Anima ha archiviato i primi nove mesi del 2020 con ricavi per 267,3 milioni (+5% a/a), al cui interno le commissione d’incentivo sono salite a 43,3 milioni (+74,6%), mentre le commissioni nette di gestione sono scese a 203 milioni (-4% su base annua).
Dopo costi operativi in leggero calo a 60,3 milioni (-1,6%), il risultato di gestione si è fissato a 207 milioni (+6,8%) e l’utile netto reported a 103,3 milioni (+1%).
L’utile netto “normalizzato”, che non considera costi o ricavi straordinari e ammortamenti di intangibili a vita definita, si è attestato a 135 milioni (+5%).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 199,9 milioni (223,3 milioni a fine 2019).
La capacità di sfruttare al meglio la leva operativa e di generare cassa in maniera rilevante permette al gruppo di offrire ritorni attraenti ai nostri azionisti, mantenendo un’ampia disponibilità per cogliere opportunità strategiche di crescita e rafforzamento del business, potenzialmente anche come conseguenza dei rapidi mutamenti in atto nel sistema bancario italiano.