Nei primi nove mesi del 2020, Buzzi Unicem ha realizzato volumi di vendite leggermente inferiori a quelli registrati nello stesso periodo 2019. I mesi estivi sono stati caratterizzati da uno sviluppo positivo in Italia, grazie ad un rimbalzo della domanda migliore del previsto dopo il blocco delle attività produttive ad inizio primavera.
La variazione delle vendite è stata favorevole anche in Germania e Russia. La dinamica delle spedizioni ha mostrato un parziale rallentamento in Stati Uniti d’America, dovuto in buona parte al difficile confronto con gli eccellenti risultati raggiunti nel terzo trimestre 2019 ed una più evidente contrazione in Europa Orientale, Polonia e Ucraina in particolare.
Nel dettaglio, le vendite di cemento e clinker sono diminuite dell’1,8% a 21,7 milioni di tonnellate, mentre le vendite di calcestruzzo preconfezionato hanno segnato un -4,9% a 8,7 milioni di metri cubi. L’effetto prezzi in valuta locale ha mostrato un andamento positivo in tutti i mercati di presenza.
I ricavi hanno segnato un -0,6% a 2.408 milioni, compreso un effetto cambio sfavorevole di 21,6 milioni. A perimetro e cambi costanti, il fatturato sarebbe diminuito di 0,3%.
L’indebitamento finanziario netto è diminuito a 281,7 milioni dai 286,1 milioni al 31 dicembre 2019, dopo investimenti complessivi per 197,9 milioni (260,8 milioni il corrispondente valore nel 2019), di cui 5 milioni relativi a progetti di espansione della capacità produttiva o speciali, in gran parte riferibili alla modernizzazione dell’impianto di macinazione finale presso lo stabilimento di Korkino (Russia). Inoltre, nel primo trimestre, il gruppo ha incassato un dividendo di 144 milioni riferito alla vendita di tutte le attività della collegata Kosmos Cement.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Buzzi Unicem ritiene che il margine operativo lordo ricorrente dell’intero esercizio sarà migliore di quello ipotizzato nelle indicazioni già fornite al mercato e possa attestarsi vicino al livello raggiunto nel 2019.