Fineco ha archiviato il terzo trimestre 2020 con un margine di intermediazione salito a 186,9 milioni (+12,7% a/a), grazie al contributo significativo delle commissioni e alla tenuta del margine di interesse. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 65,2 milioni (+6,8%).
Il terzo trimestre 2020 di Fineco Bank ha messo in luce ricavi e margini in crescita.
Risultati che “evidenziano l’ottima risposta di Fineco al contesto di grande incertezza e complessità che stiamo vivendo. Siamo molto soddisfatti di questi dati perché confermano la solidità della banca e ancora una volta la forza del modello di business molto diversificato e sostenibile”, ha commentato l’Ad e Dg Alessandro Foti
“La digitalizzazione che contraddistingue Fineco dalla sua nascita agevola il raggiungimento di risultati in forte crescita in tutte le aree di business”, ha aggiunto il manager.
Il margine di intermediazione si è attestato a 186,9 milioni (+12,7% a/a), al cui interno le commissioni nette sono balzate a 97,9 milioni (+16,2%), grazie al contributo di tutte le aree di business.
In lieve calo a 68,6 milioni il margine di interesse (-1,7%), a causa principalmente della discesa dei tassi base.
I profitti da trading sono saliti a 20,2 milioni (+74%).
I costi operativi sono aumentati a 64,4 milioni (+11,8%). Il costo del personale è cresciuto a 24,6 milioni (+9,6%), mentre gli altri costi sono saliti a 39,8 milioni (+13,3%) per una diversa distribuzione delle spese di marketing.
Le dinamiche sopra esposte hanno determinato un risultato lordo di gestione salito a 122,4 milioni (+13,2%) e a un utile netto di 65,2 milioni (+6,8%), dopo altri accantonamenti e poste straordinarie salite a 32,2 milioni (+66,3%), inclusivi degli degli oneri stimati
per il contributo annuo ai Sistemi di Garanzia dei Depositi e di un contributo aggiuntivo per l’intervento a favore di una consorziata del FITD.