Nella scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha riportato un +8,6%, al di sopra del corrispondente europeo (+7,1%) ma al di sotto del Ftse Mib (+9,7%).
È stata una settimana densa di appuntamenti, specialmente negli Stati Uniti con le elezioni presidenziali, la riunione della Fed e la diffusione del job report di ottobre. Sul fronte macro si segnalano anche gli indici Pmi dell’eurozona, che indicano una stagnazione dovuta alla recrudescenza della pandemia di Covid-19.
Tornando alle società del comparto, Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un guadagno del 9,3 per cento. Mentre tra le mid allunga Ferragamo (+8%).
Tra le small, spicca Csp International (+15%). Denaro anche su Safilo (+10,7%), che nei primi nove mesi 2020 ha registrato un Ebitda adjusted negativo per 13,9 milioni (+54,3 milioni nei 9M 2019).
BasicNet (+1%) ha acquistato, dal 26 al 30 ottobre 2020, 28mila azioni proprie ad un prezzo medio di 3,025 euro per complessivi 84mila euro.
In flessione Zucchi (-0,2%) che ha comunicato che al 30 settembre 2020 l’indebitamento finanziario netto era pari a 35,8 milioni, in calo di 1,9 milioni rispetto al 31 agosto 2020 (37,7 milioni).
Le vendite hanno colpito Piquadro (-2%) e Caleffi (-7,3%).
La “Terza Indagine relativa all’impatto del Covid-19 sulle imprese del settore”, elaborata dal centro studi di Confindustria Moda, prevede per il 2020 un fatturato complessivo in calo del 29,7%, contro il -32,5% previsto a luglio.
Infine, sul fronte internazionale, EssilorLuxottica ha archiviato i primi nove mesi del 2020 con un fatturato consolidato pari a 10.315 milioni, in contrazione del 21,2% su base annua (-20% a cambi costanti).