In settimana dovrebbe tenersi il cda di Bper chiamato a definire il perimetro definitivo degli sportelli che la banca modenese dovrà rilevare da Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’Opas lanciata da quest’ultima su Ubi.
Lo si apprende da MF. L’accordo tra le due banche prevede che Bper rilevi da Intesa Sanpaolo 532 sportelli e 26 miliardi di crediti. Operazione, a cui sarà destinato l’aumento di capitale da 802,2 milioni recentemente concluso, che consentirà all’istituto guidato da Alessandro Vandelli di accrescere la propria presenza nel Nord Italia, in particolare in Lombardia.
Per quanto riguarda l’acquisizione degli sportelli ex Ubi, il closing è atteso entro fine febbraio 2021, a cui seguirà la migrazione dei sistemi informativi. Il perfezionamento dell’acquisto delle rimanenti filiali ex Intesa è atteso entro la fine del primo semestre 2020.
Il focus per i prossimi mesi sarà dunque sull’integrazione dei suddetti sportelli e solo successivamente, come ha ribadito l’Ad Vandelli, si ragionerà sui passi successivi.
Bper è tra le banche che gli operatori del mercato considerano tra le possibili protagonisti del consolidamento a cui potrebbe andare incontro il settore. All’istituto romagnolo vengono accostate Banco Bpm e Banca Popolare di Sondrio.
Nel frattempo, secondo quanto riporta il quotidiano, a breve dovrebbe arrivare il via libera della BCE alla bozza del nuovo statuto che contiene modifiche alla governance in vista del rinnovo del board fissato per la prossima primavera. Modifiche che dovrebbero essere poi approvate dall’assemblea tra fine anno e inizio 2021.
Intorno alle 10:10 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,1% a 1,21 euro, mentre l’indice di settore sale del 2,7 per cento.