Cementir ha chiuso i primi nove mesi 2020 con ricavi consolidati in lieve calo dell’1% a 896,8 milioni rispetto al pari periodo del 2019.
I volumi di vendita di cemento e clinker hanno registrato un incremento dell’11,3% a 7,7 milioni di tonnellate, mentre i volumi del calcestruzzo, pari a 3,1 milioni di metri cubi, sono aumentati del 2% grazie alla performance positiva in Turchia. Per quanto riguarda il settore degli aggregati, i volumi sono diminuiti del 4,1% a 7 milioni di tonnellate.
Il margine operativo lordo si è attestato a 178,1 milioni (178,4 milioni a cambi costanti), in calo del 2,1% rispetto al 2019. Tale importo include oneri non ricorrenti per 5,6 milioni relativi alla cessione di alcuni macchinari in Turchia e all’esecuzione di un accordo transattivo. La relativa marginalità sui ricavi si è fissata al 19,9%, sostanzialmente in linea al 20% del pari periodo 2019.
L’utile operativo, inclusivo di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 80,4 milioni, si riduce del 5,6% a 97,7milioni.
L’utile ante imposte diminuisce del 2,9% a 81,2 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 è pari a 218,5 milioni, in calo rispetto a 239,6 milioni al 31 dicembre 2019 per effetto delle dinamiche legate al capitale circolante, alla distribuzione di dividendi per 22,2 milioni nonché all’accordo transattivo avvenuto nel primo trimestre dell’anno.