Nei primi nove mesi del 2020 il gruppo Centrale del Latte d’Italia ha registrato un fatturato pari a 135,3 milioni, in aumento del 3,3% su base annua.
L’Ebitda si è attestato a 13,6 milioni rispetto ai precedenti 4,5 milioni mentre l’Ebit è stato pari a 5,9 milioni a fronte di un deficit di 2,9 milioni al 30 settembre 2019.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 3,2 milioni contro una precedente perdita di 4,2 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto è calato a 64,9 milioni dai 77,3 milioni di fine 2019.
La società ricorda che ottobre e novembre sono stati impattati dall’aggravarsi della pandemia che ha portato a nuove restrizioni alla circolazione e alla chiusura parziale di molte attività commerciali. Il settore alimentare non è incluso nelle restrizioni ed è stato impattato meno.
Nonostante una situazione di mercato influenzata negativamente dalla pandemia, il management rinnova la fiducia nella prosecuzione del piano di crescita organica.