Cerved ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con ricavi consolidati per 351,8 milioni (-2,6% a/a; -7,2% su base organica). I ricavi divisionali si sono fissati a 350,3 milioni (-3%).
I ricavi relativi alla business unit Risk Management sono stati pari a 197,5 milioni (-3,9%), al cui interno, il giro d’affari del segmento imprese è sceso a 101,2 milioni (-10,3%) e quello del segmento istituzioni finanziarie è salito a 96,3 milioni (+3,8%).
Il giro d’affari della business unit Growth Services è cresciuto a 41,8 milioni (+43,5%), mentre il fatturato generato dalla business unit Credit Management è diminuito a 111 milioni (-12,1%).
L’Ebitda adjusted è calato a 143,9 milioni (-10,5%), mentre l’utile netto adjusted è sceso a 68 milioni (-9,4%).
Il periodo è stato archiviato con un utile netto adjusted pari a 68 milioni (-9,4%).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 l’indebitamento finanziario netto consolidato sale a 593,6 milioni (549,5 milioni a fine 2019), corrispondente a 2,7x l’Ebitda adjusted.
“Si ritiene che il gruppo sia in grado di chiudere l’esercizio 2020 con ricavi ed Ebitda adjusted rispettivamente intorno a 480 milioni e 200 milioni; tali previsioni potrebbero subire modifiche per effetto di impatti eccezionalmente negativi ed imprevedibili derivanti dalla significativa ripresa dei contagi”, si legge in una nota.
Alla luce dell’attuale incertezza legata all’emergenza Covid-19, la società ritiene opportuno rimandare il terzo Investor Day alla prima metà del 2021 per un aggiornamento sulla strategia ed i target finanziari.