DeA Capital – Commissioni di gestione per 70,9 mln con Quaestio Sgr nei 9M 2020

DeA Capital ha archiviato i primi nove mesi del 2020 con commissioni di gestione per 51,5 milioni (+7,3% su base annua). Includendo la quota riferita a Quaestio Sgr, le commissioni di gestione sono ammontate a 70,9 milioni.

Il periodo si è chiuso con una perdita netta di gruppo pari a 1,4 milioni (+6,5 milioni nei primi nove mesi del 2019), dovuta sostanzialmente ai mark-to-market del portafoglio investimenti.

Il NAV complessivo (patrimonio netto di gruppo) a fine settembre si attesta a 426 milioni (426,2 milioni adjusted al 31 dicembre 2019). Il NAV per azione si fissa a 1,63 euro (1,64 euro adjusted a fine 2019).
Al 30 settembre 2020 il Combined Asset Under Management è pari a 22.973 milioni, suddiviso come segue per strategia di investimento: Real Estate (43%), Multi-Asset/Multi Manager (34%), Credito (14%) e Private Equity (9%).
Per Combined Asset Under Management si intendono gli attivi in gestione da parte delle Sgr partecipate dal gruppo con una quota di maggioranza assoluta/relativa (non consolidate), nonché quelli in gestione da parte delle controllate estere. In relazione ai fondi di Private Equity, sono considerati i commitment complessivi.

A livello patrimoniale, a fine settembre 2020 la posizione finanziaria netta si attesta a 118,6 milioni (74,3 milioni adjusted al 31 dicembre 2019 per la distribuzione del dividendo straordinario avvenuta a giugno 2020). Il miglioramento è stato generato sostanzialmente dalla valorizzazione/liquidazione di attivi del portafoglio investimenti.

Il gruppo ha continuato e continuerà ad essere focalizzato sullo sviluppo della piattaforma di Alternative Asset Management, attraverso il lancio di nuovi prodotti, la crescita ulteriore delle attività a livello internazionale e il coordinamento, in particolare nella strategia di go-to-market.
Con Quaestio Sgr, inoltre, verrà messa la massima determinazione nel proteggere e supportare tutti gli assets che fanno parte dei fondi in gestione, per superare al meglio la fase acuta della crisi ed essere pronti a cogliere le opportunità che dovessero presentarsi in uscita dalla stessa.