Banca Popolare di Sondrio ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un margine di intermediazione pari a 600 milioni (-11,2% a/a), risentendo dell’andamento negativo dei profitti da trading, che si sono fissati a 4 milioni (-96%).
Il margine di interesse è salito a 362,2 milioni (+6,4%), principalmente per i benefici provenienti dal funding ottenuto con le operazioni di rifinanziamento presso la BCE e per il positivo effetto volume derivante dalla sensibile crescita delle nuove erogazioni.
Le commissioni nette sono rimaste stabili a 230 milioni, al cui interno è stata particolarmente positiva la componente relativa all’attività di ricezione e trasmissione di ordini.
I costi operativi sono leggermente saliti a 391,1 milioni (+1,4%), al cui interno le spese per il personale sono scese a 184,3 milioni (+1,2%), mentre gli altri costi sono aumentati a 210,5 milioni (+2,3%), includendo gli oneri di sistema per 28,7 milioni.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato della gestione operativa di 75 milioni (-53,2%), dopo rettifiche su crediti leggermente a 128,1 milioni (+0,7%; la voce include l’importo di 45,1 milioni relativo a perdite per la cessione di sofferenze nell’ambito dell’operazione Diana e 2,7 milioni di oneri sempre legati alla stessa cessione.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di pertinenza della capogruppo pari a 64,5 milioni (-47,7%).
Dal lato patrimoniale, a fine settembre 2020 gli impieghi a clientela salgono a 34,9 miliardi (+5,3% rispetto al 31 dicembre 2019), mentre la raccolta da clientela aumenta a 30,4 miliardi (+1,9% rispetto a fine 2019).
I crediti deteriorati netti ammontano a 1,2 miliardi (-21,5% rispetto al 31 dicembre 2019, coverage ratio al 55,2%), al cui interno le sofferenze sono pari a 436 milioni (grado di copertura al 68,95%) e le inadempienze probabili a 751 milioni (coverage ratio al 42,09%).
In riferimento alla solidità patrimoniale, al 30 giugno 2020 il CET1 si attesta al 16,25% (15,73% a fine 2019).
“Mi fa piacere affermare che, nonostante il contesto impegnativo, i primi nove mesi dell’anno permettono di consuntivare risultati positivi. Il nostro gruppo, grazie alla sua diversificazione e all’impegno delle rispettive strutture, ha espresso adeguate capacità di reazione nel contrastare eventi negativi imprevisti e persistenti.
Quanto all’attività caratteristica il margine di interesse ha evidenziato una dinamica in crescita anche rispetto al trimestre precedente; le commissioni, pure cresciute nel confronto trimestrale, hanno mostrato una buona tenuta recuperando gli effetti del
lockdown”, ha commentato il consigliere delegato Mario Pedranzini.