Utility (+4,2%) – Hera (+7,6%) la migliore tra le Big Cap

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +4,2%, meglio del corrispondente europeo (2,6%) ma al di sotto del Ftse Mib (+5,4%).

Giornata euforica per le borse europee, dopo la vittoria di Biden alle elezioni americane e soprattutto grazie ai risultati positivi dei test sul vaccino anti Covid di Pfizer. Acquisti sul petrolio mentre arretrano i beni rifugio come oro, titoli di Stato e yen.

In forte rialzo i rendimenti dei titoli di Stato in scia alle vendite sull’obbligazionario, con lo spread Btp-Bund in area 126 punti base e il rendimento del decennale italiano allo 0,76%, dopo che venerdì a mercati chiusi Moody’s ha confermato il rating sull’Italia a Baa3 con outlook stabile.

Tornando alle società del settore, tra le big la migliore è stata Hera (+7,6%), seguita da A2A (+7%).

Bene anche Snam (+4%), che in collaborazione con il gruppo Cassa Depositi e Prestiti  ha dato vita ad Arbolia, società benefit costituita per lo sviluppo e la realizzazione di progetti di riduzione e assorbimento delle emissioni di CO₂.

Italgas (+3,3%) ha lanciato un call per startup a supporto del proprio processo di trasformazione digitale.

Tra le mid, fanno meglio Iren (+4,8%) e Ascopiave (+4,7%) il cui Cda ha approvato i conti dei primi nove mesi 2020 in cui il gruppo ha registrato una gestione operativa in crescita ma utile netto in calo del 24,7% a 28,8 milioni.

In controtendenza Erg che cede l’1,9 per cento. Mentre tra le small accelerazione di Seri Industrial (+11,8%) dopo la flessione della scorsa ottava.