I primi otto mesi della nuova gestione ordinaria di Carige (iniziata il 1° febbraio 2020) hanno chiuso con una perdita netta pari a 121,9 milioni.
Il margine operativo lordo del periodo febbraio-settembre 2020 è risultato negativo per 13 milioni, come risultato di proventi operativi per 247,1 milioni e oneri operativi per 260,1 milioni.
Tra i proventi, il margine di interesse è stato pari a 85,5 milioni, mentre le commissioni nette sono ammontate a 133,7 milioni.
L’apporto della gestione finanziaria corrente negli otto mesi si è fissato a 17,5 milioni, a cui contribuiscono in particolare 10,8 milioni di dividendi quasi interamente riferiti alla partecipazione in Banca d’Italia (oggi al 3,43% del capitale).
La gestione finanziaria (senza considerare il contributo al margine di interesse) è ammontata complessivamente a 23 milioni includendo la plusvalenza legata alla cessione di titoli di Stato detenuti nel portafoglio HTC (Held To Collect), riclassificata nella gestione
finanziaria non corrente.
Gli oneri operativi si sono attestate a 260,1 milioni, al cui interno le spese per il personale
ammontano sono ammontate a 154,1 milioni e le spese amministrative della gestione corrente a 83,5 milioni.
Le rettifiche di valore nette su crediti verso banche e clientela degli otto mesi ammontano
a 58,6 milioni (di cui 57,7 milioni verso clientela) e scontano svalutazioni forfettarie
incrementali per l’incorporazione degli scenari macroeconomici peggiorativi connessi alla
pandemia di Covid-19 per 25,1 milioni.
Il costo del rischio di credito degli otto mesi risulta pari a 74 pb annualizzato (63 pb escludendo dall’annualizzazione la stima delle maggiori rettifiche legate al Covid-19).
Il margine operativo netto è risultato pertanto negativo per 71,1 milioni.
Gli accantonamenti a fondo rischi, pari a 11,7 milioni, sono principalmente riconducibili a potenziali oneri relativi ad indennizzi che il gruppo potrebbe essere chiamato a sostenere per il mancato raggiungimento di target commerciali contrattualizzati, resi ancora più sfidanti dalle incertezze connesse alla pandemia Covid-19.
I tributi e oneri di sistema, unitamente ai canoni DTA, si fissano a complessivi 31,6 milioni, portando ad un risultato lordo ante imposte negativo per 105,2 milioni.
Le imposte sono negative per 17,3 milioni come conseguenza del fatto che la banca, ha deciso di non iscrivere a bilancio nuove imposte differite attive (DTA) basate sulla redditività futura; l’impatto negativo di tale politica sul risultato degli otto mesi è stato
pari a circa 44 milioni per un monte complessivo di DTA non iscritte pari a circa 404
milioni al 30 settembre 2020.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 i crediti verso la clientela lordi, dopo il perfezionamento dell’operazione di de-risking dell’esposizione verso il gruppo Messina,
ammontano a 12,1 miliardi. Al netto delle rettifiche di valore (0,4 miliardi) si fissano a 11,7 miliardi. La raccolta diretta da privati e imprese è pari a 12,8 miliardi.
I crediti deteriorati lordi ammontano a 0,6 miliardi (0,3 miliardi nette, con un coverage ratio al 49,3%). Nel dettaglio, le sofferenze lorde si attestano a 258,9 milioni (75,6 milioni nette; coverage ratio al 70,8% e le inadempienze probabili a 350,6 milioni (224 milioni nette, coverage ratio al 36,1%).
Nel primo trimestre 2021 è prevista la cessione ad AMCO di circa 100 milioni di crediti in leasing prevista nel primo trimestre 2021 ed è allo studio la cessione di un ulteriore portafoglio target di 60 milioni.
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre 2020 il CET1 ratio phased-in si fissa al 12,2 per cento.
Il piano strategico 2019-2023 approvato dai commissari straordinari di Carige lo scorso 26 luglio 2019 “risulta confermato nelle proprie linee strategiche ed industriali”, riporta una nota.
“I significativi scostamenti rispetto alle previsioni per il periodo di riferimento sono determinati principalmente dal forte deterioramento dello scenario macroeconomico e dalle variazioni normative intervenute a seguito della pandemia Covid-19, nonché dallo slittamento temporale di alcune operazioni previste nel piano per il 2019 finalizzatesi nel 2020 o in corso di finalizzazione”, aggiunge la nota.