Nei primi nove mesi del 2020 i ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 4.805 milioni di euro, in calo del 10,7% rispetto al pari periodo dell’anno precedente.
Una dinamica che ha riguardato prevalentemente il mercato energetico all’ingrosso a seguito sia dei minori prezzi dell’energia elettrica e del gas sia della diminuzione dei volumi venduti del portafoglio industriale gas, nonché i mercati retail gas e teleriscaldamento per i minori prezzi unitari e per le minori quantità vendute anche a causa della peggiore termicità.
Hanno inoltre contribuito negativamente i ricavi relativi ai contributi tariffari riconosciuti ai distributori per l’annullamento dell’obbligo dei titoli di efficienza energetica (TEE) a causa del posticipo del relativo termine da maggio a novembre.
L’Ebitda è sceso del 7% a 822 milioni. Un andamento dovuto principalmente al minore contributo della business unit Generazione (-20,2% a 174 milioni), Mercato (-8,3% a 155 milioni) e Reti e Calore (-4,7% a 304).
Al netto delle partite non ricorrenti Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni nei primi nove mesi del 2020 e +26 milioni nel corrispondente periodo del 2019), la voce risulta in calo del 5% a 818 milioni.
L’Ebit si contrae dell’11,5% a 400 milioni, dopo ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 422 milioni (434 milioni nei 9M 19).
L’Utile Netto di Gruppo è diminuito del 12,4% a 219 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 è pari a 3.381 milioni. Escludendo la variazione di perimetro, la PFN si attesta a 3.249 milioni, a fronte di 3.154 milioni di fine dicembre 2019.
Gli investimenti sono pari a 413 milioni, in aumento del 4,8% rispetto agli investimenti record del 2019, e riferiscono principalmente alla business unit Reti e Calore (234 milioni) per interventi di sviluppo e mantenimento della rete di distribuzione di elettricità e gas, ciclo idrico e teleriscaldamento e gestione calore.
Prevedibile evoluzione della gestione:
Il Gruppo ha ipotizzato, per il quarto trimestre, un andamento coerente con l’abituale stagionalità delle attività e l’assenza di un secondo, geograficamente esteso e prolungato nel tempo, lockdown.
Allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili, per l’intero 2020 il Gruppo si attende risultati allineati a quelli presentati in occasione della semestrale 2020:
• Ebitda pari a circa 1.140 milioni (inclusi circa 20 milioni di partite positive di reddito non ricorrenti);
• Investimenti compresi nell’intervallo 670-710 milioni, in crescita rispetto al 2019;
• Flusso di cassa netto pari a circa -300 milioni, escludendo l’effetto relativo alle
operazioni di M&A.