Azimut ha chiuso il terzo trimestre 2020 con ricavi per 252,5 milioni (+5,9% a/a), grazie al contributo positivo della componente ricorrente. Il reddito operativo e l’utile netto sono saliti rispettivamente a 108,2 milioni (+23,1%) e 87,1 milioni (+15,4%).
Il terzo trimestre 2020 di Azimut ha messo in luce ricavi e margini in crescita, nonostante lo scenario di incertezza legato alla pandemia da Covid-19.
“Il contesto complesso e incerto non ha frenato la crescita del nostro gruppo che ha saputo conseguire nei 9 mesi solidi risultati, proiettandoci verso il raggiungimento dell’obiettivo di 300 milioni di utile netto per il 2020, in linea con le previsioni fatte ad inizio anno e confermate anche durante la pandemia”.
È con queste parole che Pietro Giuliani, presidente di Azimut, ha commentato i conti del terzo trimestre 2020.
Il totale delle masse gestite a fine settembre 2020 raggiunge i 44,2 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 57,3 miliardi (includendo la recente acquisizione americana di Sanctuary, il dato a fine ottobre raggiunge 63,5 miliardi, il più alto mai raggiunto dal gruppo).
Ad oggi le masse del business internazionale rappresentano il 28% del patrimonio complessivo di Gruppo, e includendo Sanctuary raggiungono il 35 per cento.
Il totale ricavi si è attestato a 252,5 milioni (+5,9% a/a). Tutte le componenti sono risultate in crescita con l’eccezione delle commissioni variabili (-11,1% a 22,4 milioni).
Le commissioni ricorrenti sono salite a 193,6 milioni (+0,5%), i ricavi assicurativi a 28,7 milioni (+79,3%) e gli altri ricavi a 7,7 milioni (+68,2%).
Il gruppo ha realizzato una stretta sui costi di acquisizione a 85 milioni (-12,5%), che ha permesso al margine lordo di salire a 167,5 milioni (+18,6%).
In aumento i costi operativi a 59,2 milioni (+11,1%), soprattutto per via delle nuove iniziative di sviluppo, con la componente relativa al personale cresciuta a 27,7 milioni (+15,1) e quella relativa agli altri costi a 31,5 milioni (+7,9%).
Sulla base di tali dinamiche il reddito operativo è aumentato a 108,2 milioni (+23,1%), mentre l’utile netto è salito a 87,1 milioni (+15,4% a/a).