Nei primi nove mesi del 2020 il gruppo Guala Closures ha realizzato ricavi netti pari a 417,2 milioni, in calo del 6,9% rispetto ai 448,1 milioni relativi al periodo gennaio-settembre 2019 (-2,8% a 435,5 milioni a cambi costanti).
A perimetro e cambi costanti, ricavi netti consolidati risultano pari a 417,7 milioni, in diminuzione del 6,8 sull’anno precedente.
A livello geografico, i ricavi netti in Europa sono diminuiti del 4,2% a 254,6 milioni (-3,6% a cambi costanti), con un’incidenza sul fatturato del 61%, nelle Americhe sono aumentati dell’1,1% a 81,7 milioni (+16% a cambi costanti).
In Asia e in Oceania, il fatturato ha registrato una flessione rispettivamente del 30,1% a 40,9 milioni (-26,2% a cambi costanti) e del 5,4% a 28,7 milioni (-2% a cambi costanti), mentre in Africa i ricavi sono scesi dell’11,5% a 11,3 milioni (-0,4% a cambi costanti).
Relativamente ai segmenti operativi, Safety e Roll-on rappresentano le BU a maggior incidenza sui ricavi del Gruppo e hanno registrato rispettivamente una contrazione del 23,4% a 144 milioni (-18,8% a cambi costanti) e un incremento dell’11,8% a 148 milioni (+14,4% a cambi costanti) grazie principalmente all’acquisizione delle attività di Closurelogic.
L’Ebitda adjusted ammonta a 70,9 milioni, in calo del 10,6% (-6,1% a cambi costanti) con una marginalità scesa al 17% dal 17,7%, a seguito dell’effetto diluitivo derivante dal consolidamento delle attività di Closurelogic acquisite nel 2020. A perimetro costante, la marginalità dei primi nove mesi 2020 sarebbe stata pari al 18,2% (+0,5% rispetto al 17,7% del 2019).
L’Ebit si riduce del 26% a 20,6 milioni e il conto economico si chiude con una perdita netta di 11,5 milioni rispetto all’utile di 1,8 milioni del 2019, scontando, oltre all’andamento della gestione operativa, l’incremento degli oneri finanziari netti (-4,1 milioni di cui -6,2 milioni dovuti alle maggiori perdite su cambi) e l’aumento delle imposte (-1,9 milioni).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 aumenta a 485,4 milioni rispetto ai 462,5 milioni al 31 dicembre 2019.