Hera – Nei 9M 2020 Ebitda +2,6% a 806,2 milioni, nonostante impatti clima e Covid

Nei primi nove mesi del 2020, i ricavi sono pari a 4.905,9 milioni, in calo del 3,1% rispetto ai 5.063,2 milioni dello stesso periodo 2019.

Andamento su cui hanno inciso soprattutto la riduzione dei ricavi delle attività di trading, produzione e vendita di energia elettrica e gas, il minor prezzo delle commodity, i minori volumi venduti e i servizi di gestione calore e teleriscaldamento. In parte mitigati dalle variazioni di perimetro e l’aumento dei ricavi regolati energy.

A livello di risultati operativi, Ebitda sale del 2,6% a 806,2 milioni, nonostante gli impatti negativi dovuti al clima mite di quest’anno e all’emergenza Coronavirus.

Una dinamica ottenuta soprattutto grazie alle performance delle aree energy – gas (+4,2% a 249,9 milioni, il 31% del Ebitda totale) ed energia elettrica (+12,2% a 144,8 milioni, il 18% del totale) – per effetto della partnership con Ascopiave. Bene anche gli altri servizi, tra cui illuminazione pubblica e telecomunicazioni (+8,8% a 27,1 milioni, il 3,4% del totale). Stabile il ciclo idrico (+0,6% a 201,1 milioni, il 24,9% del totale), con azioni di efficientamento per resilienza e sostenibilità.

L’Ebit migliora del 2,3% a 414,7 milioni, dopo ammortamenti e accantonamenti saliti del 2,9% a 391,5 milioni.

L’utile netto cresce del 1,1% a 244,7 milioni, con l’utile di pertinenza del gruppo che sale a 233,1 milioni (+1%). Risultati che beneficiano anche di un tax rate sceso al 27% dal 28,5% dell’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è sostanzialmente stabile a 3.284,5 milioni rispetto a 3.274,2 milioni di fine dicembre 2019. La positiva generazione di cassa ha permesso di finanziare il pagamento di dividendi e gli investimenti.

Il rapporto PFN/MOL è pari a 2,97x, in miglioramento rispetto al 3,02x a fine 2019.

Gli investimenti operativi effettuati nel periodo ammontano a 333,6 milioni, sostanzialmente in linea con l’anno precedente e con i progetti previsti anche in chiave green nel Piano industriale. Gli investimenti sono stati destinati soprattutto a impianti, reti e infrastrutture, adeguamenti in ambito depurativo e fognario e installazione massiva di contatori gas di nuova generazione.