Il Cda di Italian Exhibition Group ha approvato i risultati al 30 settembre 2020, chiusi con un giro d’affari di 68,2 milioni (128,3 mln 9M19) penalizzato dagli effetti prodotti dalla pandemia sul settore fieristico.
Ciononostante, nel periodo in esame il gruppo quotato a Piazza Affari ha mantenuto un Ebitda positivo di 9,1 milioni (30,6 mln 9M19), sostenuto dagli ottimi risultati di inizio anno e dalle misure intraprese per contrastare la crisi.
Il conto economico evidenzia anche un risultato netto di pertinenza degli azionisti ancora in utile per 1,6 milioni (8,4 mln 9M19).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 la posizione finanziaria netta risultava negativa per 116,7 milioni (+12,1 mln vs 31 dicembre 2019). La pfn monetaria, che non tiene conto del debito derivante dall’applicazione dell’Ifrs16 (25,4 mln), degli eventuali debiti finanziari per future options (5,7 milioni) e per strumenti finanziari (5,9 mln), si attesta a 79,7 milioni (+26,5 mln vs 31 dicembre 2019). Le componenti non monetarie ammontano invece a 37 milioni (-14,2 ml vs 31 dicembre 2019) per effetto della rideterminazione dei debiti per put options.
Per quanto riguarda l’outlook, IEG ha illustrato come dopo il 30 settembre si sia assistito a una parziale ripresa delle attività fieristiche-congressuali con lo svolgimento in presenza fisica di 6 eventi organizzati e 8 congressi che hanno raggiunto la soddisfazione delle aziende espositrice e dei visitatori. La seconda ondata di contagi ha tuttavia spinto le autorità governative verso nuove misure restrittive che, con il DPCM del 24 ottobre, hanno portato a una sospensione delle attività fino al 24 novembre 2020. Ipotizzando il perdurare di uno stato di emergenza sanitaria, è ragionevole ritenere che ulteriori provvedimenti comporteranno una quasi integrale interruzione delle attività del gruppo che ha mantenuto al tempo stesso in calendario alcuni eventi fieristici e congressuali in modalità digitale. La società ha stimato quindi che i ricavi complessivi per il 2020 si attesteranno in un range tra 74 e 78 milioni.
La società ha aggiunto inoltre di continuare a lavorare al fianco dei propri clienti e partner per organizzare al meglio gli eventi fieristici e congressuali attualmente in programma, sviluppando soluzioni digitali sempre più performanti per gli espositori e visitatori. Infine, è stato sottolineato il prosieguo con determinazione delle attività di approfondimento riguardanti l’operazione di integrazione con Bologna Fiere che, qualora avrà esito positivo, darebbe vita al principale operatore italiano del settore in grado di competere anche con i più rinomati player internazionali.
(Segue approfondimento)