Nei primi nove mesi del 2020 il gruppo Monrif ha registrato ricavi pari a 106,5 milioni (-17% a/a), scontando le dinamiche inerenti l’emergenza sanitaria.
In particolare, i ricavi editoriali sono scesi a 63,4 milioni (-7,5%), i ricavi di prodotti collaterali sono risultati pari a 1,2 milioni (-20%), i ricavi pubblicitari totali sono ammontati a 30,2 milioni (-14,9%). I ricavi per servizi alberghieri sono calati a 3,5 milioni (-75%) e i ricavi della stampa conto terzi sono risultati pari a 2,8 milioni (in linea con il periodo di confronto).
L’Ebitda è diminuito a 3,9 milioni (-34%), nonostante la significativa riduzione dei costi operativi.
L’Ebit è risultato negativo per 5,2 milioni (-2,3 milioni nel periodo di confronto), nonostante un calo degli ammortamenti a 7,6 milioni (-4,7%) e scontando la crescita degli accantonamenti a 1,5 milioni (da 0,2 milioni) in vista di ulteriori oneri legati ai piani di prepensionamento.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 8 milioni, rispetto al rosso di 3,8
milioni dello stesso periodo del 2019.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 l’indebitamento finanziario netto del gruppo prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS16 è pari a 47,9 milioni (46,2 milioni al 31 dicembre 2019). Con l’applicazione dell’IFRS 16 l’indebitamento finanziario si attesta a 92,4 milioni (93,6 milioni a fine anno 2019).
Per quanto riguarda le prospettive del gruppo, è attualmente ancora difficile quantificare il potenziale impatto dell’emergenza sanitaria, nonché della volatilità e dell’incertezza conseguenti alle nuove limitazioni imposte dalle autorità governative.
