Nel terzo trimestre 2020 Esprinet ha realizzato ricavi per 1.1 miliardi, in aumento del 26% su base annua.
L’Ebitda adjusted (al lordo di costi one-off pari a 1,2 milioni legati alla cessazione del rapporto con l’ex consigliere e CFO del Gruppo) si attesta a 17,7 milioni, in crescita del 76%.
L’utile netto si fissa a 9,8 milioni, rispetto a 1,8 milioni del corrispondente periodo del 2019.
Nei 9 mesi al 30 settembre 2020 i ricavi ammontano a 2,96 miliardi (+13%), con un +19% nel segmento Consumer Electronics trainato dalla crescita di Smartphone (+29%) ed Elettrodomestici (+22%), e un +15% nel segmento IT Clients per effetto del forte incremento dei PC (+21%). Nel segmento Advanced Solutions i ricavi relativi a Software, Servizi e Cloud crescono del +12%, in parte compensando la diminuzione dei componenti Hardware (-13%).
L’Ebitda asjusted (al lordo di 3,4 milioni di oneri non ricorrenti) si attesta a 41,6 milioni (+36%) e l’utile netto mostra un incremento dell’87% a 17,5 milioni.
La posizione finanziaria netta è negativa per 14,5 milioni, rispetto a negativi 183,6 milioni al 30 settembre 2019.
La significativa crescita dei volumi, unitamente agli effetti delle azioni intraprese sul fronte della customer satisfaction e della struttura dei costi, hanno consentito di raggiungere nei primi 9 mesi del 2020 performance superiori alle aspettative.
Anche sulla base del positivo andamento dei ricavi nel mese di ottobre e della centralità dell’industry della distribuzione IT nell’attuale contesto globale, il Gruppo rivede al rialzo la guidance per l’esercizio 2020 prevedendo ricavi superiori a 4,4 miliardi (in crescita di oltre l’11% rispetto ai 3.950 milioni del 2019) e un Ebitda adjusted superiore a 62 milioni, entrambi i valori includenti il contributo per il quarto trimestre 2020 derivante dal consolidamento di GTI.
