Italian Exhbition Group ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un giro d’affari di 68,2 milioni (128,3 mln 9M19), inevitabilmente penalizzato dagli effetti prodotti dalla pandemia sul settore fieristico.
L’emergenza sanitaria ha determinato infatti una scontata riduzione dei ricavi che ha frenato gli ottimi risultati messi a segno dal gruppo nei primi due mesi dell’anno con le manifestazioni di Vicenzaoro January e Sigep (quando il gruppo aveva registrato una crescita organica del 2%).
Nel periodo in esame la linea di ricavi derivanti dall’organizzazione diretta di manifestazioni fieristiche ha registrato ricavi per 45,2 mln (66,3% ricavi totali; -32,7% a/a), subendo l’effetto cancellazione (22 milioni) e l’effetto posticipo (2,9 mln) di manifestazioni. I primi nove mesi dell’anno hanno visto inoltre lo svolgimento di un solo piccolo evento ospitato (2 eventi nei 9M19) mentre gli eventi congressuali hanno generato ricavi per 1,9 mln (-79,8% a/a) e i servizi correlati un fatturato di 18,9 mln (27,7% ricavi totali; -58,2% a/a). Il business legato all’Editoria, Eventi sportivi e altre attività ha prodotto invece ricavi per 2,1 milioni (-50,8% a/a).
Ciononostante, è doveroso segnalare come gli ottimi numeri di inizio anno, insieme alla flessibilità della struttura dei costi e alle misure prontamente adottate dal management, nonché il ricorso agli ammortizzatori sociali, hanno consentito al gruppo di mantenere un Ebitda positivo di 9,1 milioni (30,6 mln 9M19) con una marginalità al 13,3% (23,9% 9M19).
L’Ebit del periodo risulta invece negativo per 7,1 milioni (17,5 mln 9M19) dopo aver scontato anche una svalutazione non ricorrente di intangible asset per 2,6 milioni.
Infine, il risultato netto di pertinenza degli azionisti cambia nuovamente segno e torna positivo per un importo pari a 1,6 milioni (8,4 mln 9M19) dopo aver beneficiato di proventi netti non ricorrenti per 6,5 milioni (al netto dell’effetto fiscale teorico).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020 la posizione finanziaria netta risultava negativa per 116,7 milioni (+12,1 mln vs 31 dicembre 2019). La pfn monetaria, che non tiene conto del debito derivante dall’applicazione dell’Ifrs16 (25,4 mln), degli eventuali debiti finanziari per future options (5,7 milioni) e per strumenti finanziari (5,9 mln), si attesta a 79,7 milioni (+26,5 mln vs 31 dicembre 2019). Le componenti non monetarie ammontano invece a 37 milioni (-14,2 ml vs 31 dicembre 2019) per effetto della rideterminazione dei debiti per put options.
Per quanto riguarda l’outlook, la società stima che i ricavi complessivi per il 2020 si attesteranno in un range compreso tra 74 e 78 milioni. Ricordiamo in merito come le attività fieristiche congressuali hanno registrato una parziale ripresa dopo il 30 settembre con lo svolgimento in presenza fisica di 6 eventi organizzati e 8 congressi che hanno raggiunto la soddisfazione delle aziende espositrice e dei visitatori. Un ritorno alla normalità interrotto tuttavia dalla seconda ondata di contagi che ha spinto le autorità governative verso nuove misure restrittive che, con il DPCM del 24 ottobre, hanno disposto una nuova sospensione delle attività fino al 24 novembre 2020. Ipotizzando il perdurare di uno stato di emergenza sanitaria, la società ha mantenuto in calendario alcuni eventi fieristici e congressuali in modalità digitale, ritenendo che ulteriori provvedimenti comporteranno una quasi integrale interruzione delle attività “in presenza fisica”.
Proseguiranno nel frattempo le attività al fianco dei clienti e partner per organizzare al meglio gli eventi fieristici e congressuali attualmente in programma, sviluppando soluzioni digitali sempre più performanti per gli espositori e visitatori. Il gruppo darà inoltre ancora corso al piano di azione definito per tutelare la sicurezza e salute dei diversi stakeholders e contrastare gli impatti economico-finanziari, coerentemente con le azioni che hanno permesso di disporre di scorte di liquidità e linee di credito accordate e non utilizzate per un ammontare non inferiore a 57 milioni.
Infine, IEG si è soffermata sugli sviluppi riguardanti l’operazione di integrazione con Bologna Fiere: Importante operazione che, qualora avrà esito positivo, darà vita al principale operatore italiano del settore in grado di competere con i maggiori e rinomati player internazionali. La maggiore visibilità della nuova realtà permetterebbe di incrementare il flottante e aprirebbe la strada verso un successivo approdo al segmento STAR.