Intesa SP – Le masse di Fideuram – Intesa SP Private Banking salgono a 243,8 mld, nuovo massimo storico

Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (gruppo Intesa Sanpaolo) al 30 settembre 2020 ha raggiunto masse amministrate pari a 243,8 miliardi (242,7 miliardi al 31 dicembre 2019), raggiungendo il livello più alto mai registrato.

L’evoluzione delle masse rispetto alla fine del 2019 è attribuibile all’eccellente performance
commerciale, che ha visto le reti di private banker realizzare una raccolta netta pari a 8,2
miliardi (+11%).

“Tale effetto è stato in buona parte compensato dall’andamento dei mercati finanziari che, nell’arco dei nove mesi, hanno risentito significativamente dell’incertezza derivante dalla
diffusione globale dell’epidemia Covid-19, incidendo in maniera sfavorevole sui patrimoni”, si legge in una nota.

L’analisi per aggregati evidenzia che la componente di risparmio gestito è risultata pari a 164,5 (oltre il 67% delle masse amministrate).

Nei primi nove mesi del 2020 l’attività commerciale ha registrato 8,2 miliardi di raccolta netta (+11% a/a) nonostante il marcato deterioramento del contesto di riferimento.

L’analisi per aggregati mostra che la raccolta di risparmio gestito, pari a oltre 2,5 miliardi, ha registrato un forte incremento (+158% a/a). La componente di risparmio amministrato, positiva per 5,6 miliardi, ha mostrato una flessione di circa 0,7 miliardi su base annua.

Al 30 settembre 2020 la struttura distributiva del Gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si avvaleva di 5.785 private banker, con un portafoglio medio pro-capite pari a oltre  42 milioni.

L’analisi dei principali aggregati del conto economico evidenzia che nei primi nove mesi
dell’esercizio le commissioni nette sono risultate pari a 1.260 milioni, sostanzialmente in linea (-1%) con i primi nove mesi del 2019.

Le commissioni nette ricorrenti, componente predominante (circa il 94%) del margine commissionale, sono risultate pari a 1.185 milioni (1.192 milioni nel periodo di confronto), in marginale contrazione per effetto di un product mix leggermente meno favorevole, quasi completamente compensato dalla crescita delle masse medie di risparmio gestito che, nonostante la forte correzione dei mercati avvenuta nel corso del primo trimestre dell’anno, sono risultate superiori a quelle del primi nove mesi del 2019.

Nei primi nove mesi del 2020 il margine commissionale non ha beneficiato di alcun contributo significativo riveniente da commissioni di performance, risultate pari a 1 milione (2 milioni nei primi nove mesi del 2019).

Il margine di interesse, pari a 154 milioni, ha evidenziato un incremento del 17% annuo grazie alla crescita dei volumi medi dei depositi a scadenza di tesoreria e al contenimento del costo medio della raccolta interbancaria.

I costi operativi netti sono scesi a 443 milioni (-1% a/a). L’analisi di dettaglio evidenzia che le spese del personale, pari a € 255 milioni, si sono ridotte di 8 milioni principalmente per l’accentramento di alcune funzioni di controllo presso Intesa Sanpaolo a decorrere dal 1° settembre 2019.

A fronte di ciò, le altre spese amministrative, pari a 145 milioni, hanno registrato un incremento di 2 milioni per effetto dell’aumento del contratto di service con la stessa Intesa Sanpaolo connesso alle funzioni accentrate e, in misura minore, per maggiori spese di info-provider, in parte compensati dalla riduzione delle spese pubblicitarie e dei costi indiretti del personale.

Le rettifiche di valore  nette su attività materiali e immateriali, pari a 43 milioni, sono rimaste sostanzialmente in linea con i primi nove mesi del 2019 (42 milioni).

Il Cost/Income ratio è risultato stabile al 31%, mantenendosi su livelli di eccellenza assoluta.

L’utile netto consolidato si è attestato 623 milioni (-5% su base annua), principalmente a seguito di un aumento delle rettifiche di valore nette su crediti e delle imposte sul reddito.

I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si
posizionano molto al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 30 settembre 2020 il CET1 ratio consolidato si è attestato al 28,3%, in forte crescita rispetto
al 19,2% di fine dicembre 2019 per effetto dell’aumento dei fondi propri conseguente alla decisione di destinare a riserva l’utile d’esercizio realizzato da Fideuram nel 2019.

Tommaso Corcos, Ad e Dg Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha commentato:  “Abbiamo affrontato i primi nove mesi dell’anno in un contesto di emergenza sanitaria senza precedenti.

I risultati di questi primi nove mesi del 2020 confermano il valore del nostro lavoro. Sono numeri straordinari che dimostrano, ancora una volta, come il nostro modello di servizio sia
particolarmente valido e apprezzato dai clienti. Nonostante il periodo complesso, stiamo continuando un importante processo di rafforzamento e riposizionamento delle attività, in Italia e all’estero, per servire sempre meglio i nostri clienti.

Siamo certi che l’acquisizione della partecipazione di maggioranza in Reyl & Cie e l’arrivo dei colleghi di Ubi Private e di IWBank porteranno ancor maggiore valore alla nostra divisione”.