Nel terzo trimestre 2020, periodo che ha scontato forti limitazioni dovute alla pandemia con un significativo impatto sul settore turistico, il gruppo Marr ha riportato ricavi pari a 400,2 milioni rispetto ai 498,1 milioni del trimestre di confronto.
L’Ebitda si è attestato a 32,7 milioni (47,3 milioni nel terzo trimestre 2019) mentre l’Ebit è stato pari a 21,8 milioni (39,4 milioni nel terzo trimestre 2019), in presenza di ammortamenti e di accantonamenti/svalutazioni aumentati rispettivamente del 6 e 70,3 per cento.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 15,1 milioni e si confronta con i 27,3 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 216,5 milioni, in miglioramento rispetto ai 262,6 milioni del 30 giugno 2020.
Marr evidenzia che “il non inatteso livello di incertezza dovuto ad un significativo ritorno ad una situazione pandemica con i conseguenti interventi restrittivi decisi dal Governo, rafforza la necessità di una ancora maggiore attenzione alle dinamiche di mercato rendendo fondamentale il mantenimento dell’approccio integrato di MARR, già premiato dal trend registrato nel terzo trimestre”.
La società aggiunge che “le prospettive di medio-lungo periodo rimangono invariate nella convinzione che il mercato della ristorazione extradomestica, unito alla vocazione turistica del nostro Paese, tornerà ad essere premiato dalla ripresa dei flussi e conseguentemente dai consumi”.
