Mercati Asiatici – Cina e Giappone sottotono in scia a Wall Street

Giornata di vendite per i principali listini asiatici dopo la seduta sottotono di Wall Street, con il mercato che valuta un peggioramento della situazione del coronavirus nelle grandi economie di tutto il Mondo e la possibile adozione di misure di contenimento più severe che possono rallentare ulteriormente la ripresa.

Il tutto dopo il rally azionario globale innescato dai positivi aggiornamenti riguardanti il vaccino contro il Covid-19.

Sul fronte americano, gli ultimi rumor riportato che l’amministrazione Trump avrebbe fatto un passo indietro nei colloqui, lasciando al Congresso l’onere di far ripartire il negoziato.

Il presidente uscente Donald Trump, inoltre, ha firmato un’ordinanza che vieta gli investimenti americani in società cinesi che si ritiene siano possedute o controllate dall’esercito cinese.

La mossa cerca di dissuadere le società di investimento statunitensi, i fondi pensione e altri soggetti dall’acquistare azioni di 31 società cinesi, incluse China Mobile e China Telecom Corp, che sono state designate dal Dipartimento della Difesa con il sostegno dell’esercito cinese.

In merito al Covid-19, anche in Giappone sono tornate le preoccupazioni dopo che giovedì 12 novembre si sono registrati oltre 1.600 casi, un nuovo record, in particolare nelle aree di Tokyo e Hokkaido.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa 1,1804 a mentre il dollaro/yen si muove in area 105. Tra le materie prime ritracciano le quotazioni del greggio, con il Brent a 43,02 dollari al barile (-1,2%) e il Wti a 40,48 dollari al barile (-1,6%). Oro a 1.877,10 dollari l’oncia (+0,2%).

Tornando ai listini asiatici, Shanghai e Shenzhen lasciano sul terreno rispettivamente l’1,2% e lo 0,7 per cento. In calo Hong Kong (-0,5%).

Il Nikkei e Topix segnano rispettivamente un -0,5% e un -1,3 per cento.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq hanno ceduto rispettivamente l’1,1%, l’1% e lo 0,7 per cento.