Mercati – Finale sopra la parità per Milano (+0,4%), male Atlantia a -4,9%

Chiusura in lieve rialzo per Piazza Affari, con il Ftse Mib in progresso dello 0,4% a 20.903 punti. Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) mentre arretra leggermente il Ftse 100 di Londra (-0,4%). Oltreoceano, variazioni modeste anche per Dow Jones (+0,8%), S&P500 (+0,7%) e Nasdaq (+0,4%).

La settimana si conclude con una seduta poco mossa, dopo gli acquisti dei primi giorni in scia all’ottimismo sul vaccino anti-Covid e alla vittoria di Joe Biden alle presidenziali.

Nelle giornate seguenti l’entusiasmo è scemato e l’attenzione è tornata a focalizzarsi prevalentemente sulla pandemia, specialmente nelle ultime ore dopo il nuovo record di casi nel Regno Unito e l’aumento dei ricoveri in Francia. Gli Stati Uniti hanno registrato 145 mila nuovi casi, circa il doppio rispetto a due settimane fa, mentre New York sembra prossima a chiudere le scuole e a Chicago i cittadini sono stati invitati a rimanere in casa.

Negli Usa si attendono anche novità sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali, dopo che l’amministrazione Trump avrebbe fatto un passo indietro dai negoziati lasciando al Congresso il compito di riprendere le trattative con la speaker alla Camera Nancy Pelosi.

La potenziale minaccia di una seconda ondata della pandemia per la ripresa economica è stata sottolineata ieri dai presidenti di Bce, Fed e BoE, che hanno parzialmente ridimensionato anche l’eventuale impatto del vaccino.

Per quanto riguarda l’agenda macro, la seconda lettura sul Pil dell’eurozona ha registrato un incremento del 12,6% su base trimestrale (-4,4% a/a), lievemente al di sotto della prima lettura e delle stime degli analisti. Inaspettatamente in calo a 77 punti l’indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi per il mese di novembre dell’Università del Michigan.

Intanto sul Forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,182 mentre il dollaro/yen scende a 104,7.

Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-1,5%) a 42,9 dollari e il Wti (-2,1%) a 40,3 dollari, dopo l’incremento a sorpresa delle scorte Usa evidenziato ieri dai dati settimanali Eia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 122 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,67%.

Tornando a Piazza Affari, denaro su Pirelli (+4,5%), CNH (+4,4%) e Bper (+3,8%). In coda Atlantia (-4,9%) prima dei risultati, in scia al possibile dietrofront di Cdp nelle trattative per Aspi.