Nei primi nove mesi del 2020 SICIT Group ha realizzato ricavi pari a 48,2 milioni, in aumento dell’11,5% su base annua.
Una dinamica determinata principalmente dalla crescita dei prodotti per l’agricoltura (+25%) che continua a registrare una domanda sostenuta e dal grasso animale per la produzione di biocombustibili (+8,4%) che ha recuperato la lieve flessione registrata nel primo semestre 2020 (-1%), causata dal rallentamento dell’approvvigionamento di materia prima.
I ritardanti per gessi si confermano in rallentamento (-8,8%) a causa essenzialmente degli effetti dell’emergenza Covid sul mercato mondiale dell’edilizia e della temporanea chiusura di alcuni clienti (fabbriche di gesso).
I ricavi da ritiri di sottoprodotti di origine animale e di rifiuti conciari (+0,1%) hanno recuperato il ritardo registrato nel primo semestre 2020 (-6,8%), a causa del lock-down delle concerie durante la scorsa primavera.
La crescita ha riguardato pressoché tutte le aree geografiche: dall’Europa (incluso Italia, +5,1%; di cui Italia +8,6% e altri Paesi in Europa +2,7%), all’APAC (+21,6%), Nord America (+2%) e Latam (+50,2%), e Resto del Mondo (Middle East e Africa, +8,3%).
L’Ebitda adjusted si è attestato a 18,7 milioni, in crescita del 16,2%.
Tale aggregato non include costi non ricorrenti per 1,9 milioni nei primi nove mesi del 2020 per oneri non ricorrenti per l’operazione di passaggio dall’AIM Italia allo STAR (1,2 milioni), costi di sanificazione e sicurezza in seguito alla crisi sanitaria legata al Covid (0,1 milioni) e donazioni non ricorrenti a strutture sanitarie legate al Covid-19 (0,6 milioni).
Nei primi nove mesi del 2019 i costi non ricorrenti sono stati pari a 10,8 milioni, di cui 0,6 milioni per consulenze non ricorrenti per l’operazione di fusione di SICIT 2000 in SprintItaly e di quotazione all’AIM Italia, e 10,2 milioni come costo di quotazione derivante dalla contabilizzazione della fusione di SICIT 2000 in SprintItaly come una operazione di “reverse acquisition”.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto adjusted aumentato del 22,5% a 11,4 milioni.
Sul fronte patrimoniale la disponibilità di cassa netta si è fissata a 21,2 milioni (29,3 milioni al 31 dicembre 2019).
SICIT Group conferma l’intenzione di accelerare il processo di crescita investendo, nel breve periodo, nel rafforzamento della struttura commerciale dedicata ai mercati esteri, e nel medio periodo, con il rafforzamento della capacità produttiva nei siti di Arzignano e Chiampo e l’apertura di uno stabilimento produttivo in Cina, per essere ancora più vicino ai propri clienti internazionali.
Al fine di perseguire tale politica di sviluppo, il gruppo non esclude di poter fare ricorso anche a potenziali acquisizioni esterne o partnership con altri gruppi industriali.
Il gruppo proseguirà inoltre la propria strategia di sviluppo di nuovi prodotti in stretta collaborazione con i propri clienti, per poter rispondere adeguatamente alle diverse esigenze delle realtà agricole e industriali a cui sono dedicati.
Massimo Neresini, CEO di SICIT, ha dichiarato: ” Nei primi nove mesi dell’anno abbiamo registrato incrementi a doppia cifra di ricavi, EBITDA e utile netto. Risultati molto soddisfacenti, alla luce dell’emergenza sanitaria iniziata nel primo semestre e tornata a riemergere con forza nel corso del terzo trimestre. (…) Il riacutizzarsi della pandemia e delle misure restrittive rende molto difficile fare previsioni per l’anno in corso, ma
gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti finora ci confortano in merito alla possibilità di raggiungere sostanzialmente gli obiettivi economico-finanziari definiti per il 2020″.