Vetrya ha chiuso la prima metà del 2020 con un deficit balzato a 6,6 milioni (0,6 milioni nel giugno 2019) ed una perdita operativa più che raddoppiata a 6,5 milioni, a fronte di ricavi diminuiti del 7% a 21,5 milioni. Un andamento riconducibile all’effetto Codiv-19 sui mercati del digital advertising e dei servizi a valore aggiunto per l’area telco. Un contesto che tra l’altro ha spinto il management a predisporre un nuovo piano industriale. Luca Tomassini, presidente e Ad, ha affermato “Siamo convinti che le mosse intraprese ed il nuovo piano industriale ci permetteranno di cogliere le opportunità che si presenteranno”.
Modello di Business
Il gruppo Vetrya opera nello sviluppo di servizi digitali, applicazioni, soluzioni e modelli di business abilitati dalla tecnologia della rete internet e delle reti di telecomunicazioni broadband e ultra broadband ed è presente negli Stati Uniti, sul mercato del sud-est asiatico, latino America, iberico e in UK.
La società umbra affianca i principali gruppi industriali nazionali e internazionali e in particolare operatori tlc, media company, editori, broadcaster, banche, utilities, manufacturing e consumer products, tra cui si cita Enel, Tim, Wind3, Sky, Juventus, Rai, Samsung, Gambero Rosso, Warner Music.
Ultimi Avvenimenti
Al fine di rafforzare la divisione Cloud Computing, dedicata allo sviluppo di tutte le attività legate all’hybrid cloud basato sulle tecnologie del partner storico Microsoft, Vetrya a inizio agosto ha concluso un aumento di capitale coperto al 51,74% per un controvalore di 1,1 milioni, deliberato dal CdA a metà luglio. Le azioni inoptate potranno essere offerte a terzi entro il 30 giugno 2022, termine in cui dovrà essere eseguito l’aumento di capitale.
La società ha avviato nuove linee di business con la nascita in settembre di Vetrya Cloud, destinata allo sviluppo dell’offerta di servizi, progetti e soluzioni che impiegano la tecnologia Microsoft Cloud Computing Azure per i processi di digital transformation delle imprese. L’obiettivo è quello di diventare leader nel segmento cloud computing, con un’offerta composta da servizi e prodotti in grado di coprire a 360° le esigenze di imprese e organizzazioni nazionali e multinazionali, con soluzioni infrastrutturali quali Communication, Collaboration, Iaas, Paas e Hybrid cloud.
A inizio luglio è stata invece fondata Vetrya On, insieme alle agenzie Fattoria Creativa e Made in Italy Lab, di cui Vetrya detiene il 51%. L’agenzia creativa mira a facilitare l’usabilità della tecnologia tramite la valorizzazione dell’esperienza utente ed è già stata messa all’opera nei più recenti progetti realizzati dal gruppo, tra cui quelli legati all’hybrid cloud basato su piattaforma Microsoft Azure.
Conto Economico
Prosegue anche nel primo semestre 2020 il negativo trend del gruppo che chiude il periodo con un sensibile aumento della perdita netta a 6,6 milioni, rispetto ai 0,6 milioni nel pari periodo 2019. Un andamento che parte dal calo del 7,3% a 21,5 milioni dalla top line. In ulteriore appesantimento anche Ebitda e Ebit, il cui deficit è salito rispettivamente a 3,5 milioni (1,4 milioni nel pari periodo 2019) e a 6,6 milioni (3,2 milioni a fine giugno 2019). Negativo anche l’effetto dell’ammortamento dell’avviamento per 510 mila euro originato dall’acquisizione di Viralize Srl avvenuta nel corso del 2019.
“Il risultato negativo è dovuto essenzialmente all’instabilità venutasi a creare a causa del Covid-19 sui mercati del digital advertising e dei servizi a valore aggiunto per l’area telco”.
Il 2019 si è chiuso con ricavi in calo a 42,5 milioni (-28%) e margini reddituali in profondo rosso. L’ Ebitda passa da 7,6 milioni di utile a 4 milioni di perdita e il deficit operativo cifra in 8,7 milioni (utile di 4 milioni nel 2018). In profondo rosso anche il risultato finale a 6,6 milioni rispetto ai 3 milioni di utile di fine 2018, Un andamento principalmente attribuibile allo slittamento dell’attuazione operativa di contratti sottoscritti con due operatori telco in corso di fusione che dovevano attuarsi nei primi mesi e che invece hanno iniziato a realizzarsi nel secondo semestre. Una circostanza che non ha consentito di raggiungere gli obiettivi economico finanziari previsti dal gruppo.
La società ha fornito anche i risultati 2019 pro-forma che recepiscono dal 1° gennaio gli effetti dell’acquisizione di Viralize (29 marzo 2019). I ricavi cifrano in 46 milioni, mentre l’Ebitda è negativo per 3,4 milioni e la perdita finale si attesta a 6,2 milioni.
Stato Patrimoniale
Sul fronte patrimoniale il gruppo presenta un sensibile aumento dell’indebitamento finanziaio netto a 11,4 milioni, rispetto ai 5,7 milioni di fine 2019, a seguito dell’assorbimento di cassa della gestione operativa e dal rallentamento degli incassi dovuto al Covid-19. La società dopo la chiusura del semestre ha portato a termine l’aumento di capitale sociale per oltre 1 milione e ottenuto nuovi finanziamenti bancari per 3,5 milioni.
Ratio
La società presenta un indebolimento della struttura patrimoniale a seguito dell’inversione di segno della posizione finanziari a netta che, positiva nel 2018, non rendeva significativi i ratio relativi a PFN/Ebitda e PFN/Equity. Diversamente, a fine 2019 e al 30/6/20 l’indicatore del ripagamento del debito non è significativo a seguito di un Ebitda negativo. Mentre il rapporto di indebitamento, pari a 0,42x nel 2019 ha superato l’unità attestandosi a 1,69x a fine giugno 2020.
Allo stesso modo, il Roe pari al 15,2% nel 2018, non è significativo nel periodo successivo a seguito delle perdite registrate.
Piano Industriale
E’ attesa entro fine 2020 la presentazione del nuovo piano industriale che prevede la revisione, la focalizzazione del business e lo sviluppo dell’offerta su nuove aree di mercato ad alta redditività. In questa direzione in settembre è stata lanciata la business unit Vetrya Cloud, dedicata al mondo del cloud computing a servizio della trasformazione digitale delle imprese.
Il piano prevede inoltre lo sviluppo del mercato del direct carrier billing in accordo con tutti gli operatori di telecomunicazioni e i più importanti brand internazionali, l’uscita dal mercato dei servizi a valore aggiunto tradizionali, la creazione di una agenzia di comunicazione dedicata al marketing e digital design e naturalmente lo sviluppo in ambito nazionale ed internazionale di tutte le piattaforme e servizi core dedicati al mondo del video, internet delle cose, big data, intelligenza artificiale e machine learning.
Outlook
Per fronteggiare l’attuale contesto e l’incertezza connessa al Covid-19, il management ha intrapreso azioni finalizzate alla riduzione i costi e all’efficientamento dell’organizzazione aziendale, i cui risultati saranno visibili nel 2021. Tra queste rientrano la dismissione di partecipazioni non strategiche, la rimodulazione del piano di finanziamento nonché l’ottimizzazione dell’organico.
Luca Tomassini, presidente e Ad ha spiegato ”l’inedito contesto di discontinuità e incertezza legato alla pandemia globale ha dispiegato i suoi effetti sui conti economici della società, spingendoci ad anticipare l’importante processo di riposizionamento originariamente previsto per il 2021. Siamo fermamente convinti che le mosse intraprese ed il nuovo piano industriale ci permetteranno di coglierle le opportunità che si presenteranno”.
Borsa
Alle quotazioni attuali Il titolo prezza vicino a 2 euro e nei primi tre mesi ha viaggiato in area 4,3-5 euro per scendere a 3,1 euro il 12 marzo, in concomitanza con il crollo delle borse causato dal Covid-19. Terreno in parte recuperato nei giorni successivi risalendo a 5 euro a inizio aprile. Da quella data i corsi azionari hanno intrapreso una fase discendente fino a toccare il minimo storico a 1,64 euro il 30 ottobre.
Nel compesso da inizio 2020 Vetrya ha lascito sul terreno il 57,2%, rispetto al -17,9% del Ftse Aim.