B&C Speakers ha archiviato i primi nove mesi del 2020 con ricavi consolidati in calo del 42,2% a 24,8 milioni, principalmente a causa delle conseguenze della pandemia da Covid-19.
A livello di aree geografiche, si sono registrate contrazioni nei principali mercati in cui opera il gruppo, come Europa (-51,1% a 9,8 milioni), Nord America (-18,9% a 6,8 milioni), Asia & Pacifico (-48,2% a 4,2 milioni), Italia (-37,4% a 1,9 milioni) e America Latina (-42,7% a 1,8 milioni). La società sottolinea che il mercato asiatico, e la Cina in particolare, ha dato decisi segnali di ripresa della domanda, nel terzo trimestre.
La dinamica del fatturato si è amplificata a livello di gestione operativa, con l’Ebitda in contrazione del 55,9% a 4,4 milioni e il relativo margine al 17,9% (-560 punti base).
L’Ebit si è ridotto del 66,7% a 2,8 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 11,2% (-824 punti base).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 1,8 milioni, in diminuzione del 74,5% e pari a circa il 7,2% del fatturato (-910 punti base).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 1,6 milioni, in miglioramento rispetto ai 5 milioni al 31 dicembre 2019, anche per effetto della decisione di non procedere alla distribuzione dei dividendi e per la generazione di cassa per 5,1 milioni dell’attività operativa.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, la società ritiene che l’attuale situazione di incertezza e difficoltà dovuta alla pandemia, si protrarrà fino al termine dell’esercizio con forti e negativi impatti sui risultati in linea con quelli di settembre.