Il gruppo Class Editori ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con ricavi pari a 44,4 milioni (-18,9% a/a), risentendo fortemente degli effetti determinati dalla diffusione del Covid-19.
L’Ebitda è risultato negativo per -1,4 milioni (+2,7 milioni nel periodo di confronto), risentendo della dinamica dei ricavi, compensata solo in parte da una riduzione dei costi operativi.
L’Ebit ha registrato un aumento del deficit da 4,1 milioni a 9,5 milioni, influenzato da oneri straordinari per 1,1 milioni (131 mila nel periodo di riferimento del 2019) e dall’aumento di ammortamenti e svalutazioni (da 6,6 milioni a 7 milioni).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di competenza del gruppo per 10,4 milioni (-7 milioni nei primi nove mesi del 2019).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2020l’indebitamento finanziario netto ammonta a 93,6 milioni (89,8 milioni a fine dicembre 2019). Escludendo gli effetti del principio contabile IFRS16, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 76,5 milioni (70,9 milioni al 31 dicembre 2019).
Le ripercussioni economiche e finanziarie conseguenti all’emergenza Covid-19 suggeriscono prudenza in ordine alle valutazioni prospettiche.
Per fronteggiare il calo del fatturato il gruppo Class ha aumentato le misure per contenere i costi in tutti i settori con un effetto che su base annua nel 2021 potrà essere di 7 milioni.
La casa editrice continua a monitorare sia l’evolversi dell’emergenza sanitaria sia le sue potenziali ripercussioni sui propri mercati di riferimento, mantenendo costante il focus sul contenimento di tutti i costi e sull’individuazione di iniziative che possano diminuire il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.