Mps – Governo e Tesoro al lavoro nell’ottica della privatizzazione

Il Governo e il Ministero dell’Economia continuano a muoversi nell’ottica di arrivare alla privatizzazione di Mps.

Secondo quanto riportato da Reuters, il Tesoro, primo azionista della banca senese con il 68,2% del capitale, avrebbe inviato a banche d’affari e studi legali il bando di gara per il ruolo di advisor nella privatizzazione dell’istituto toscano. Le proposte sono attese entro il 17 novembre, e l’esecutivo dovrebbe poi decidere nell’arco di una settimana. Il mandato dovrebbe avere una durata di dodici mesi.

Nel frattempo, nella relazione semestrale della banca senese si apprende che “a seguito degli accantonamenti sui rischi legali operati nel terzo trimestre 2020 e dell’aggiornamento delle stime degli impatti regolamentari e di quelli legati al perdurare della pandemia, la capogruppo ha aggiornato le proiezioni di adeguatezza patrimoniale elaborate nel contesto dell’istanza a BCE per l’operazione Hydra.

Da tali aggiornamenti è emerso uno scenario di shortfall rispetto ai requisiti patrimoniali SREP, per il quale si stanno valutando iniziative di rafforzamento patrimoniale”.

“In tale contesto il MEF, quale azionista di controllo, ha ribadito il sostegno all’operazione Hydra; l’intendimento di dar seguito agli impegni assunti dalla Repubblica Italiana nei confronti dell’Unione Europea e realizzare un’operazione di mercato che identifichi un anchor investor e/o un partner bancario di adeguato standing, al fine di ripristinare e assicurare la competitività della banca; il supporto patrimoniale che si dovesse rendere necessario, in futuro, per garantire il rispetto dei requisiti di capitale minimi”, aggiunge il documento.

Nel secondo semestre 2020 la banca ha avvitato le attività per la revisione del piano industriale del gruppo, oltre che per tenere conto dello scenario macroeconomico impattata dal Covid-19, anche al fine di rivalutare le opzioni strategiche e le leve industriali a disposizione del management.

Continuano a rincorrersi i rumor secondo cui il Governo potrebbe inserire nella prossima legge di bilancio una misura che possa agevolare una fusione della banca toscana attraverso la conversione di 3,7 miliardi di DTA in credito di imposta, come riportato da Il Sole 24 Ore.

Intorno alle 12:10 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,8% a 1,17 euro, mentre l’indice di settore registra un progresso dell’1,5 per cento.