Panariagroup – Il contenimento dei costi operativi sostiene l’Ebitda (+6,9%) nei 9M 2020

Nei primi nove mesi del 2020 Panariagroup ha registrato un fatturato consolidato in calo del 7,6% a 269,8 milioni, una dinamica influenzata principalmente per gli effetti della pandemia da Covid-19.

L’andamento dei ricavi, anziché seguire la consueta stagionalità, ha assecondato in modo molto stretto l’avvicendarsi delle diverse fasi di evoluzione della pandemia, cha ha avuto un impatto limitato nel primo trimestre (-4% a 92,5 milioni), uno shock negativo nel secondo (-20% a 83,2 milioni) e ha attenuato i suoi effetti nel terzo (+4% a 94 milioni).

A livello geografico, i mercati esteri rappresentano l’83% delle vendite, con una quota dei mercati extraeuropei pari al 45%. L’Europa ha registrato diminuzione del 4,6% a circa 102,5 milioni, negli Usa i ricavi sono diminuiti dell’1,7% a 97 milioni, mentre in Italia la diminuzione è stata del 15% a 45,9 milioni. Negli altri mercati la flessione è stata del 20% a 24,3 milioni.

Dal lato operativo, l’Ebitda è aumentato del 6,9% a 27,7 milioni, con un Ebitda margin del 10,3% (+140 punti base), beneficiando delle strategie già messe in atto a fine 2019 per il contenimento dei costi operativi.

L’Ebit è invece negativo per 6,9 milioni, rispetto al risultato positivo per 0,1 milioni al 30 settembre 2019, risentendo della svalutazione di asset per 6,5 milioni a seguito di impairment test.

Il periodo si è chiuso con una perdita netta aumentata a 7,5 milioni da 1,8 milioni al 30 settembre 2019, anche per effetto degli oneri finanziari (2,3 milioni) quasi raddoppiati e legati all’andamento del rapporto di cambio tra dollari ed euro.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto (post IFRS 16) si riduce a 194 milioni da 212 milioni a fine anno 2019.