Il forte rialzo di oggi ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nelle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche di riportarsi rapidamente a ridosso del massimo relativo intraday dello scorso 6 novembre a 10,56 euro, ristabilendo così un quadro grafico neutrale in un’ottica di breve periodo.
Il superamento, confermato in chiusura di seduta, di questo importante livello potrebbe consentire ai corsi delle azioni Inwit di riprendere il trend rialzista di medio e lungo periodo, mettendo così nel mirino la successiva barriera individuabile a 10,70 euro. L’eventuale rottura al rialzo di questa resistenza statica potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Giovanni Ferigo verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 11,18 euro, con successivo target a 11,43 (record storico dello scorso 20 aprile).
Un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Inwit, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 10,22 euro, con il successivo livello da monitorare al ribasso individuabile a 10,02 euro. Soltanto la rottura al ribasso di questo supporto, deteriorando il quadro grafico di breve e di medio periodo, potrebbe poi indirizzare le quotazioni dei titoli del gruppo milanese verso i due obiettivi individuabili rispettivamente a 9,715 euro, il primo, e a 9,47 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Inwit è pari a +19,7% (+18% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è 12,18 euro, con un potenziale rialzista del 16,6 per cento.
Quotazione di riferimento: 10,45 euro
+9,4% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 11,43 euro;
+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 11,18 euro;
+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,70 euro;
+1,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,56 euro;
-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 10,22 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,02 euro;
-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 9,715 euro;
-9,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 9,47 euro.