Mercati Asiatici – Seduta contrastata per il Giappone, bene la Cina

Giornata mista per il Giappone e positiva per la Cina dopo la seduta sottotono di Wall Street, che ha girato in negativo a metà seduta in scia alla notizia della chiusura delle scuole a New York.

Le preoccupazioni per l’impatto a lungo termine della pandemia di Covid-19 hanno assorbito in parte l’entusiasmo per il possibile sviluppo di vaccini.

I vaccini sperimentali di Moderna e Pfizer (che ieri ha certificato un’efficacia al 95%) stanno dimostrando un’efficacia elevata ma sullo sfondo persistono i timori per l’accelerazione della pandemia che continua ad avanzare in Europa e Stati Uniti, sollevando la minaccia di nuove restrizioni con i conseguenti impatti sulla già fragile ripresa economica.

Anche in Giappone aumentano i timori per nuove possibili restrizioni dopo che nella giornata di giovedì nella capitale Tokyo si sono registrati oltre 500 contagi da Covid-19, record assoluto di casi su base giornaliera, con il Governatore che ha messo in guardia da uno scenario peggiore a meno che non vengano poste in essere misure di contrasto.

Nell’intera nazione si sono registrati più di 2.200 casi, nuovo record, con il primo ministro Yoshihide Suga che ha parlato di “situazione di massima allerta”, pur senza preannunciare misure restrittive.

In Cina sono ben intonati i titoli dei beni di consumo in scia ai rumor secondo sui un rapporto evidenzia come le misure implementate dal governo per far ripartire i consumi interni dovrebbero rafforzare ulteriormente la ripresa economica post coronavirus.

In particolare, dovrebbero aumentare gli acquisti di automobili e i consumi nelle aree rurali grazie alle misure introdotte dal Governo, secondo quanto riportano i rumor sulla base di una riunione dell’esecutivo presieduta dal premier Li Keqiang.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,1849 mentre il dollaro/yen si muove in area 103,89. Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent a 44,47 dollari al barile (+0,3%) e il Wti a 42 dollari al barile (0,0%). Oro in flessione in area 1.862,05 dollari l’oncia (-0,6%).

Tornando ai listini asiatici, si muovono al rialzo Shanghai (+0,5%) e Shenzhen (+0,7%). Rallenta Hong Kong (-0,5%).

Arretra il Nikkei (-0,4%) mentre sale il Topix (+0,3%).

Il tutto dopo che ieri, a Wall Street, il Dow Jones ha ceduto e lo S&P 500 hanno ceduto entrambe l’1,2% e il Nasdaq lo 0,8 per cento.