“Non stiamo al momento valutando attività di M&A. Noi abbiamo una quota di mercato rilevante nel danni in Italia, siamo già il primo operatore, con focus sulla crescita organica”.
Lo ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore Carlo Cimbri, Ad di Unipol, aggiungendo: “In ogni caso siamo concentrati su altre opportunità. Siamo impegnati nello sviluppo dei nostri ecosistemi. Per esempio quello della mobilità”.
Riguardo ai dividendi, il manager ha ribadito: “Abbiamo già confermato l’intenzione di distribuire i 600 milioni previsti nell’arco di piano. E non appena il regolatore ci consentirà di pagarli lo faremo: abbiamo già accantonato i 200 milioni relativi al bilancio 2019 e i numeri del 2020 e le prospettive del 2021 ci dicono che, in assenza di vincoli, avremo la capacità di staccare le cedole”.
A proposito dei titoli governativi detenuti in portafoglio, Cimbri ha spiegato: “Abbiamo circa 60 miliardi di asset in gestione, a fine 2019 i titoli di Stato italiani pesavano per il 50,1%, abbiamo dichiarato l’obiettivo di portarli al 40% e lo scorso settembre siamo arrivati al 42,9%, complici titoli che abbiamo lasciato scadere e altri che abbiamo venduto. Abbiamo dovuto farlo per limitare la volatilità della Solvency”.
Infine, Cimbri ha espresso il proprio parere sul recente ingresso di Generali nel capitale con una quota del 24,4 per cento. “Siamo contenti che l’abbia acquistata Generali, il fatto che Cattolica sia finita sotto la tutela di un grande assicuratore italiano è un elemento positivo per il Paese”, ha puntualizzato il manager.
Intorno alle 11:15 a Piazza Affari il titolo guadagna il 2,5% a 3,95 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,1 per cento.